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ROMA, 27 MAGGIO – Uber potrebbe aver nuovamente guadagnato un vantaggio sui taxisti. Il tribunale di Roma ha infatti emesso una sentenza diametralmente opposta a quella che neanche due mesi fa, stessa sezione in composizione diversa, aveva bloccato i taxi di Uber. A farlo sapere è il responsabile dell’Aduc, Vincenzo Donvito, che in una nota scrive: “La prima decisione parlava di concorrenza sleale che aggirava i vincoli, la seconda prende atto della sospensione di questi vincoli da parte del decreto milleproroghe. Entrambe le sentenze auspicano un cambiamento dell’attuale normativa (21/1992)”.[MORE]
“Contenti e scontenti si sono scambiati opinioni e veleni -ha aggiunto- e uno solo giace sconfitto nell’angolo in attesa che i suoi medici e allevatori decidano di continuare ad alimentarlo: lo Stato di Diritto”. “A noi, ovviamente, piace poter chiamare un taxi in qualunque momento e dovunque a prezzi contenuti. Cosi’ come ci piace il fatto che anche questo mercato sia liberalizzato e che, concedendo l’accesso a nuovi imprenditori e lavoratori, porti beneficio anche ai consumatori e all’economia in generale.
“Ma ci piacerebbe che questo avvenisse in un ambito di regole, semplici e di facile accesso, dove non valgano le rendite di posizione. Per questo abbiamo ritenuto valida la posizione dell’Antitrust che ha sollecitato il legislatore ad esser tale, considerando forme di indennizzo per le “vittime” dell’attuale sistema corporativo, i taxisti che hanno pagato anche centinaia di migliaia di euro (spesso “a nero”) una licenza”, ha concluso.
Cosa cambia fra le due ordinanze La differenza fondamentale tra le due ordinanze sta nel fatto che la prima si incentra sul concetto di concorrenza sleale che Uber e i suoi autisti affiliati farebbero ai taxisti grazie all'uso della app, di fatto aggirando i vincoli antiabusivismo posti nove anni fa a protezione dei taxi dal Dl 207/2008; la seconda, invece, si incentra sul fatto che, con le modifiche introdotte dall'ultimo decreto milleproroghe col cosiddetto emendamento Lanzillotta, i vincoli sono stati sospesi.
Maria Azzarello
credit foto: Idee Libere