Twitter ride delle idee di Trump. Bufera sulla proposta di vietare l'accesso in Usa ai musulmani
Estero Calabria

Twitter ride delle idee di Trump. Bufera sulla proposta di vietare l'accesso in Usa ai musulmani

mercoledì 9 dicembre, 2015

WASHINGTON, 9 DICEMBRE 2015 - Tutti contro Donald Trump. Dalla Casa Bianca all’Iran, dalle associazioni musulmane ai cittadini sulla rete le dichiarazioni di ieri del candidato alla Casa Bianca, che ha proposto di vietare l’ingresso dei musulmani negli Usa, sono state condannate e ridicolizzate in tutto il mondo. "Quello che ha detto Donald Trump lo squalifica dalla corsa alla presidenza". Il giudizio più duro al candidato repubblicano è arrivato direttamente dalla Casa Bianca. Il portavoce ufficiale Josh Earnest ha definito la sua campagna elettorale "cinica", "piena di slogan vacui e bugie" e destinata a finire "nella pattumiera della storia". [MORE]

Dichiarazioni che hanno fatto infuriare tutti: oltre a Barack Obama e alle associazioni musulmane, anche gli altri candidati repubblicani alla corsa presidenziale e i leader di mezzo mondo, dal premier britannico David Cameron al presidente iraniano Hassan Rohani: "Alcune persone dicono che i musulmani dovrebbero essere banditi dal loro Paese come mezzo per combattere il terrorismo. Questo è uno dei commenti più stravaganti nella storia. Loro sono quelli che hanno creato il terrorismo e lo hanno seminato in questa zona, a loro spese, con la loro gente, supportando qualche piccola regione”, ha commentato infuruato il presidente della Repubblica islamica.

Una petizione sul sito del Parlamento britannico che chiede di vietare al candidato repubblicano Donald Trump l'ingresso nel Regno Unito, dopo le sue dichiarazioni sui musulmani e sulla radicalizzazione, secondo lui, di alcuni quartieri di Londra e Parigi, ha superato le 100.000 firme, soglia oltre la quale potrà essere depositata in Parlamento perchè diventi oggetto di dibattito in aula. "I firmatari sostengono che a Donald J. Trump dovrebbe essere vietato l'ingresso nel Regno Unito", si legge nel testo della petizione lanciata nel tardo pomeriggio di ieri. Verso le 16 le firme erano addirittura oltre 154.000. E' stata lanciata anche una petizione sul sito 38 gradi per ritirare a Donald Trump, proprietario di due terreni di golf in Scozia, un dottorato honoris causa ricevuto nel 2010 dall'università scozzese Robert Gorbon di Aberdeen. Questo pomeriggio, la petizione aveva raccolto già più di 20.000 firme.

E su Twitter sono stati tantissimi i comuni cittadini che hanno voluto dire la loro. Sotto l'hashtag #Trumpfacts spopolano le immagini di una "Londra radicalizzata" dove i tradizionali foulards della Regina Elisabetta diventano hijab, sul Big Ben compare una mezzaluna e i Duran Duran si trasformano in Koran Koran, per non parlare della hit di George Michael "I'm your man" che diventa "I'm your imam". Anche gli utenti italiani del social network, colpiti dalla proposta di Trump di "chiudere Internet", si prendono gioco di lui usando l'hashtag #DonaldTrumpPropone. Mentre "Mandiamo Donald Trump nello spazio" è la proposta lanciata su sul social dal guru di Amazon, Jeff Bezos, a capo anche della società spaziale Blue Origin. Bezos ha postato l'immagine di uno dei suoi veicoli spaziali scrivendo: "Gli terremo un posto sul nostro razzo". Poi l'hashtag #sendDonaldtospace. Tuttavia i sondaggi continuano a premiare la politica aggressiva e senza freni del miliardario uomo d'affari.

 

 


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