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Turchia ordina il blocco di 126 profili, X si ribella: ricorso alla Corte costituzionale contro la censura

Redazione
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Turchia ordina il blocco di 126 profili, X si ribella: ricorso alla Corte costituzionale contro la censura
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Il social network X, di proprietà di Elon Musk, ha deciso di opporsi formalmente a una richiesta del governo turco per il blocco di oltre 120 account sulla piattaforma, tra cui anche quello di un quotidiano notoriamente critico nei confronti dell'esecutivo.

La vicenda si inserisce nel clima teso delle proteste scoppiate nel Paese in seguito all'arresto di Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e figura di spicco dell'opposizione, recentemente sospeso dal suo incarico dopo un'accusa di corruzione che ha sollevato numerose polemiche.

Ieri abbiamo presentato un ricorso individuale alla Corte costituzionale turca per contestare un ordine dell’Autorità per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (BTK), che chiedeva il blocco di 126 profili”, ha annunciato il team comunicazione di X attraverso una nota ufficiale.

La piattaforma è finita al centro delle critiche dopo che alcuni utenti e osservatori internazionali avevano segnalato la sospensione di account collegati all’opposizione, alimentando timori di censura politica.

Secondo fonti vicine alla vicenda, tra gli account colpiti ci sarebbero esponenti della società civile, giornalisti e testate indipendenti, accusati dal governo di diffondere contenuti destabilizzanti.

L’iniziativa legale di X rappresenta una presa di posizione inedita da parte del colosso tecnologico, che negli ultimi mesi era stato accusato di scarsa trasparenza nella gestione delle richieste governative, soprattutto nei contesti politicamente sensibili.

La decisione della Corte costituzionale turca è attesa nelle prossime settimane e potrebbe costituire un precedente importante sul fronte della libertà di espressione online e del rapporto tra piattaforme digitali e governi autoritari.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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