Turchia, l'AKP trema: tre ministri si dimettono, Erdogan corre ai ripari, e la gente torna in piazza
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ISTANBUL, 26 DICEMBRE 2013 - Il giorno di Natale ha visto le dimissioni di tre ministri del governo turco. Per la precisione, sono stati lasciati vacanti i ministeri dell'interno, dell'economia, e dell'ambiente e della tutela del territorio, a seguito degli scandali che stanno rivoluzionando la Turchia.
Il ministro dell'economia Zafer Caglayan, il più coinvolto nello scandalo, ha preso l'amara decisione di ritorno da un viaggio dal Pakistan.«È evidente che l'operazione intrapresa il 17 dicembre non è altro che una strategia politica contro il nostro governo, il nostro partito e il nostro paese», ha dichiarato Zafer in un comunicato stampa, «lascio il mio incarico di ministro dell'economia per ostacolare questo sporco gioco in cui sono stati coinvolti mio figlio e alcuni miei collaboratori, e per far si che la cosa si risolva nel migliore dei modi».
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Come a voler salvare il salvabile, il primo ministro turco Tayyip Erdogan ha presentato in serata al presidente Adbullah Gul una nuova lista di ministri. Erdogan aveva fatto sapere di avere l'intenzione di sostituire ben 10 ministri, a seguito degli scandali per corruzione che hanno portato all'arresto anche tre di coloro che si sarebbero contesi la poltrona di sindaco di Istanbul il prossimo marzo. Erdogan ha rimosso dal suo incarico anche il ministro per gli affari europei Egemen Bagis, sostituito da Mevlut Calisoglu. Bagis è stato accusato di essere coinvolto negli scandali, nonostante non sia stato arrestato né tantomeno accusato formalmente.
Nel frattempo la gente è tornata in piazza al grido di “ladri” e “dimissioni immediate”, con stralci di slogan alle non lontane proteste d'estate. Nella serata di ieri, oltre 5,000 persone hanno marciato nei quartieri di Kadikoy e Besiktas. Previste, per i prossimi giorni, numerose manifestazioni, tra cui una imponente nella giornata di venerdì a Taksim, simbolo di tutte le proteste turche. Pare che, con il coinvolgimento delle forze dell'ordine negli ultimi confusi eventi politici, e con un governo annichilito, la gente si senta più desiderosa di riunirsi in piazza. Pare che ci si trovi di fronte all'inizio di qualcosa ancora tutto da scrivere.
Foto: hurryietdailynews.com
Dino Buonaiuto (corrispondente dalla Turchia)