Turchia, continuano ad allarmare le dichiarazioni di Erdoğan
Estero Campania

Turchia, continuano ad allarmare le dichiarazioni di Erdoğan

mercoledì 6 novembre, 2013

 ISTANBUL, 6 NOVEMBRE 2013 – La guerra culturale in Turchia non sembra avere tregue, con il presidente Erdoğan sempre pronto a tirar fuori un nuovo argomento pare solo per il semplice gusto di far incazzare i propri cittadini. Gli sembrava impellente soffermarsi, questa volta, sulla necessità di voler adottare misure per assicurare una equilibrata separazione degli alloggi universitari, in maschili e femminili. Non solo: l’intenzione è quella di adoperare le autorità municipali, affinché impediscano la promiscuità anche negli alloggi privati. “Il governo è responsabile dei suoi pargoli”, ha giustificato l’intervento il leader dell’AKP.

In Turchia, gli alloggi misti sono già di per sé insoliti, e l’incertezza della gente di fronte alla necessità di affermazioni simili ha scatenato nuove polemiche. “Questa mentalità voyeuristica non può portare democrazia e laicismo in Turchia”, ha dichiarato il leader del partito di opposizione CHP, Kemal Kilidaroğlu.

Le proteste di massa sembrano già lontanissime, ma ciò non implica un calo di preoccupazione da parte dei turchi, nella – continua, perentoria – deriva autoritaria che il governo intende frenare. Non più le mobilitazioni alla Gezi, ma sporadiche proteste, di tanto in tanto, continuano a divampare a Istanbul e Ankara. E certa benzina sul fuoco non giova certo al mantenimento di un più che precario equilibrio.

La legittimità di interferire nelle modalità di vita degli studenti universitari in alloggi privati è discutibile, riferiscono alcuni esperti legali turchi. La maggiore età degli studenti dovrebbe garantir loro la piena libertà di affrontare le proprie decisioni, sposarsi, divorziare o prendere casa a loro piacimento. “Tecnicamente, ciò richiederebbe l’approvazione di una legge speciale. In tal caso, la sua costituzionalità risulterebbe piuttosto dubbia”, sostiene un docente di diritto dell’Università di Istanbul.

Eppure il premier sembra sicuro che il problema possa essere risolto senza troppi problemi legali, “stiamo già procedendo alla separazione delle nostre ragazze dai coetanei di sesso maschile, abbiamo rapidamente raggiunto il 75% del nostro obiettivo finale”, ha detto Erdoğan.

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Foto: hurryietdailynews.com

Dino Buonaiuto (corrispondente dalla Turchia)


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