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KAZAN, 25 LUGLIO 2015 – È un oro storico quello arrivato oggi dai mondiali di Kazan. Tania Cagnotto ha finalmente conquistato la medaglia tanto agognata nella gara del trampolino da 1 metro, dopo il bronzo del 2011 a Shangai e l’argento del 2013 a Barcellona, e ha riportato l’Italia sul gradino più alto del podio in un mondiale dopo quarant’anni. Era infatti dal 1975 che un italiano non vinceva il titolo mondiale, ossia da quando Klaus Dibiasi si aggiudicò l’oro nella piattaforma 10 metri ai mondiali di Cali, in Colombia. [MORE]
Una giornata perfetta per la tuffatrice bolzanina che all'ottavo e ultimo mondiale della sua carriera è riuscita ad agguantare ciò che le mancava e che da tempo sognava. L’azzurra ha chiuso con 310,85 punti complessivi, lasciandosi alle spalle le temibili atlete cinesi: la 23enne Shi Tingmao, argento, e la 24enne He Zi, bronzo. Proprio quest’ultima, due anni fa a Barcellona, le soffiò il titolo per 10 centesimi. Ma oggi Tania si è finalmente presa la sua rivincita, disputando una gara da manuale.
Elegante, pulita e precisa, la Cagnotto ha vinto meritatamente una competizione per nulla facile, scrivendo una meravigliosa pagina di sport.
La 30enne bolzanina, che sul podio si è lasciata andare ad un pianto liberatorio, ha poi così commentato la vittoria ai microfoni di Raisport: «È veramente un sogno che si è realizzato. Io ho sempre considerato alla pari una vittoria Olimpica o Mondiale. Finalmente ne ho centrata almeno una: sono al 7° cielo». «È una bella soddisfazione. Pensavo di aver perso l'occasione lì, in Spagna, invece eccomi qui: me lo sentivo, già dai preliminari, che qualcosa di buono era nell'aria. Avevo una strana sensazione, ieri è stata una giornata infinta, non sapevo dove sbattere la testa. Non ho dormito tutta la notte, non stavo più nella pelle, non vedevo l'ora di salire su questo trampolino e non pensarci più», ha proseguito l’atleta delle Fiamme Gialle.
Poi, entrando nel merito della gara, in particolare dell’ultimo tuffo, nel quale ha preso qualche rischio, l’atleta ha detto: «So che non è stato uno dei migliori, era abbondante però avevo dieci punti di vantaggio e non volevo strafare. Ho rischiato, ma stavolta ho vinto io».
Quella di Kazan è stata l’ultima apparizione in una rassegna iridata della Cagnotto che ora pensa alle Olimpiadi di Rio: « Andrò alle Olimpiadi, che per me non sono mai state particolarmente fortunate, cercando di fare medaglia che è una delle cose che qualsiasi atleta sogna. Ma se non verrà, pazienza, vuol dire che i Giochi non sono per me. Cambierei questo oro con una medaglia olimpica? No. E dopo Rio smetto, nessun ripensamento. E' stato il mio ultimo tuffo mondiale. Ho chiuso in bellezza, è uno dei momenti più belli della mia vita».
Grande soddisfazione anche per Giorgio Cagnotto, padre di Tania, nonché suo c.t. : «Questo oro ci mancava. C'erano i presupposti, la gara aveva preso un bell'andamento da ieri. Ho visto che stava bene, ha affrontato gara con determinazione giusta e ho gioito solo alla fine, perché è in quel momento che si fanno i conti».
[foto: profilo Twitter Tania Cagnotto]
Antonella Sica