

Trump rilancia sull’acquisizione della Groenlandia: “Dobbiamo averla per la sicurezza internazionale”
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WASHINGTON, 26 MAR. - Alla vigilia della visita del suo vicepresidente JD Vance, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump torna a riaccendere i riflettori su una delle proposte più discusse del suo precedente mandato: l’acquisizione della Groenlandia. In un’intervista rilasciata al podcaster Vince Coglianese, il tycoon ha ribadito con forza la sua convinzione che l’isola – la più grande del mondo e territorio autonomo della Danimarca – debba entrare sotto il controllo degli Stati Uniti.
“Dobbiamo averla. Abbiamo bisogno della Groenlandia per la sicurezza internazionale. Ne abbiamo bisogno. Dobbiamo averla”, ha dichiarato Trump, sottolineando l’importanza strategica dell’isola nell’attuale scenario geopolitico. “Odio dirlo in questo modo, ma dobbiamo averla”, ha aggiunto, rincarando la dose.
Le dichiarazioni del presidente americano riaprono un dossier che aveva già sollevato tensioni diplomatiche tra Washington e Copenaghen nel 2019, quando Trump avanzò pubblicamente l’idea di acquistare l’isola, incontrando però un netto rifiuto da parte della premier danese Mette Frederiksen, che definì la proposta “assurda”.
La Groenlandia, con la sua posizione strategica nell’Artico, è sempre più al centro dell’attenzione internazionale, sia per le rotte commerciali emergenti dovute allo scioglimento dei ghiacci sia per le sue risorse naturali ancora poco sfruttate. L’interesse degli Stati Uniti si inserisce in un più ampio contesto di competizione globale nell’Artico, dove anche Russia e Cina stanno aumentando la loro presenza.
Non è chiaro se le parole di Trump preludano a iniziative concrete o se si tratti di una provocazione in vista delle presidenziali, ma il rilancio sull’“affare Groenlandia” promette di alimentare nuove tensioni internazionali e polemiche politiche interne.