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SAN JOSE' - Trentatrè minatori, sessantasei giorni e 660 metri di profondità: queste le cifre dell'incidente avvenuto in Cile e che finalmente vede uno spiraglio verso la soluzione. La trivella infatti, ha finalmente raggiuntio il punto esatto dove sono "sepolti" i minatori, in un trionfo di applausi tra tecnici e urla in segno di vittoria. La sirena del campo è risuonata a festa. Una sofferenza infinita che dura da più di 2 mesi, per i famigliari tutti, ma ancor di più per quelle persone intrappolate nelle viscere della terra. Sull'altura che sovrasta il campo 32 bandiere cilene e una boliviana in onore ai 33 minatori che hanno resistito aspramente a questo duro evento.[MORE]
L'ultimo tratto del tunnel è stato molto complicato da scavare, poichè il rischio di far crollare la galleria dove i minatori si trovano è stato altissimo. La trivella del 'piano b' ha scavato un buco largo a sufficienza per permettere l'invio di una capsula che riporti in superficie i minatori, uno alla volta, forse a partire da martedì. C'è ancora qualche perplessità sull'azione di recupero: bisogna decidere se rafforzare il tunnel con dell'acciaio per evitare di danneggiare la capsula (anche se in caso di crollo la capsula non resisterebbe all'impatto) o far uscire i minatori senza intaccare la roccia.
I tubi di acciaio che dovrebbero fare da guida alla capsula pesano 150 tonnellate l'uno, e come ben si può intuire l'operazione risulta molto delicata.
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