Tredicesime più magre: fino a -46 euro in busta paga
Economia Lombardia

Tredicesime più magre: fino a -46 euro in busta paga

sabato 3 novembre, 2012

MILANO, 03 NOVEMBRE 2012 – Molti italiani, quest’anno, dovranno fare i conti con una tredicesima più leggera. Infatti, stando ai calcoli effettuati dalla Cgia di Mestre, operai e impiegati troveranno tra i 21 e i 24 euro in meno in busta paga. In particolare, secondo la Cgia di Mestre, un operaio specializzato, con un reddito lordo annuo di poco al di sopra dei 20.600 euro, percepirà una tredicesima ridotta di 21 euro. Allo stesso modo, un impiegato con un imponibile Irpef annuo di poco superiore ai 25.100 euro, perderà 24 euro, un capo ufficio con un reddito lordo annuo di quasi 49.500 euro, si troverà con una tredicesima più magra di 46 euro.

Per il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi, la causa di ciò è da imputare al fatto che, “quest'anno l'inflazione è cresciuta più del doppio rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali. Se nei primi 9 mesi di quest'anno il costo della vita è cresciuto del 3,1%, l'indice di rivalutazione contrattuale Istat è salito solo dell' 1,4%. Pertanto, nei primi 9 mesi di quest'anno, rispetto allo stesso periodo del 2011, il potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti è diminuito”. Nello studio si sottolinea, inoltre, che se il governo procedesse ad un taglio del 30% dell'Irpef che pesa sulle tredicesime, questo consentirebbe ad un operaio di ritrovarsi con 115 euro in più in busta paga, +130 euro per un impiegato e oltre 315 euro per un capo ufficio.[MORE]

Il segretario della Cgia aggiunge, ''Sarebbe un bel regalo di Natale, se il Governo detassasse una quota parte della tredicesima. E' vero che le risorse sono poche, ma un taglio del 30% dell'Irpef potrebbe costare alle casse dello Stato tra i 2 e i 2,5 miliardi di euro. ''Un mancato gettito che, probabilmente, potrebbe essere coperto attraverso un'attenta razionalizzazione della spesa pubblica. Per contenere ancor più la spesa si potrebbe concentrare la detassazione solo sui redditi più bassi''.

Infine, Bortolussi conclude, ''Visto l'avvicinarsi del Natale, mai come in questo momento abbiamo la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle famiglie italiane. Ricordo che a dicembre bisognerà pagare il saldo dell'Imu e una serie di bollette molto pesanti. Pertanto, se non ci sarà qualche provvedimento a sostegno delle famiglie, prevedo che i consumi natalizi saranno molto modesti, con effetti economici molto negativi per i bilanci degli artigiani e dei commercianti”.

(Fonte: Adnkronos)


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