Tragedia nel catanese: figlio uccide la madre per pochi spiccioli
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SAN GIOVANNI LA PUNTA (CT), 16 APRILE 2013 - Un raptus di pochi secondi è bastato a togliere la vita ad un’insegnate di cinquantotto anni, Maria Lucia Garra. A compiere il gesto estremo il figlio, Giorgio Coco, di appena venticinque anni.
Il giovane pare faccia uso di psicofarmaci per problemi neurologici, tuttavia sabato scorso ha chiesto dei soldi alla madre per comprare un pacchetto sigarette, dopo il no del genitore, e l’ennesimo rimprovero per il fumare troppo, l’ha strangolata.[MORE]
Dopo di che, ha vegliato il corpo della stessa nella loro abitazione per tutto il lungo weekend. Quando ha deciso di disfarsene, forse per inscenare un omicidio di terza mano, ha avvolto il corpo della madre in un tappetto e si è recato alle pendici dell’Etna.
Accortosi di non farcela da solo ha chiamato lo zio nel cuore della notte, chiedendogli di aiutarlo. Il parente sconcertato e sotto choc si è precipitato nella caserma di Gravina per denunciare il fatto.
I carabinieri questo pomeriggio si sono recati sul luogo dell’ipotetico sotterramento nella Pineta di Nicolosi, ed hanno trovato il corpo senza vita della signora Garra e il figlio in stato confusionario, che dopo un lungo interrogatorio ha confessato tutto.
Inoltre le forze dell’ordine perquisendo l’autovettura del giovane hanno ritrovato nel bagagliaio, una pala, una zappa, il pigiama, il cellulare, gli occhiali della donna e il tappeto rosso con residui di terra e fogliame, tutti elementi che attestano la sua colpevolezza.
Ora la Procura di Catania ha emesso un provvedimento di fermo per omicidio volontario nei confronti del ragazzo reo confesso.
(foto: www.cataniatoday.it)
Rosalba Capasso