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BOLOGNA, 14 MARZO 2013 – Panico stamattina nella città emiliana, i bus della linea Tper inaspettatamente non sono usciti dai loro depositi. Per chiunque si fosse recato alle pensiline nella vana speranza di trovare un autobus, il messaggio lasciato dall’azienda, nelle poche pensiline con gli schermi, è stato “attenzione: agitazione personale Tper” mentre nelle altre nessun avviso. Non ci sono autobus in tutta la città e nemmeno il servizio suburbano è garantito.
La decisione improvvisa è stata presa stamattina 6.50 e i genitori degli studenti sono stati avvisati alle 7.20 informandoli che non c’era servizio scolastico. In realtà questa mossa drastica della Tper è stata presa dai suoi dipendenti, inseguito alla riunione avvenuta la scorsa notte, in via Saliceto, alla quale hanno partecipato circa 400 persone. La notizia principale che è emersa durante la riunione è che la società Tper presenta un deficit di 9,4 milioni di euro solo nel 2012, per lo più dovuta all’aumento dei costi di gestione. [MORE]
La presidente Giuseppina Gualtieri non accetta l’accusa che i peggioramenti dei bilanci siano dovuti alla fusione Atc e Fer (aumento dei colletti bianchi, abbandono della servizio di sosta molto redditizio per l’Atc) e ritiene sia causa dell’aumento dei costi del carburante, che hanno succhiato alla società circa quattro milioni.
Quello che è certo è che stamattina non si viaggia in bus e di fatto è aumentato il traffico sui viali e nelle vie agibili della città, si rischia un tilt anche nella zona di Ferrara e i dirigenti non sanno quando questo sciopero si potrà concludere. A causa del mancato arrivo degli autobus e delle gente in agitazione, anche il sito internet della Tper ha smesso di funzionare per troppi visitatori; intanto la Procura di Bologna ha deciso di aprire un fascicolo per interruzione di pubblico servizio e, nel caso, violenza privata se fosse stato impedito agli autisti di uscire dai depositi.
Erica Benedettelli
[immagine da bolognatoday.it]