Tour de France, il morso dello squalo: Messina si coccola il suo Nibali
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MESSINA, 16 LUGLIO 2014 - Il primo vero morso della sua carriera è arrivato nel 2010 alla Vuelta a España. Poi, appena un anno fa, giungeva in trionfo sul traguardo di Brescia per aver vinto il Giro d’Italia 2013. Oggi, ad un anno da quella vittoria, "Lo squalo dello Stretto" potrebbe sferrare il morso decisivo, riportando un italiano, dopo Marco Pantani, a vincere il Tour de France. Lui si chiama Vincenzo Nibali, e viene da Messina.
Nibali, 30 anni a novembre, è il secondo italiano, dopo Felice Gimondi, ad essere salito sul podio di tutti e tre i Grandi Giri. Ma adesso lo squalo è più vivo che mai, e vuole andarsi a prendere anche il Tour de France, dopo un certo Marco Pantani, potendo così coronare una carriera straordinaria. Emma e Rachele lo vogliono veder tornare a casa in giallo, così come spera l’Italia intera. [MORE]
Emozionante la 10^ tappa disputata due giorni fa, con la splendida vittoria di Vincenzo e, purtroppo, il ritiro per una frattura alla tibia di Alberto Contador, uno dei favoriti alla vittoria finale del Tour. Ritiro che segue quello di Christopher Froome dopo la 5^ tappa. Il vincitore del Tour de France 2013 torna a casa anzitempo con il polso sinistro e la mano destra fuori uso. Lo squalo ha sorpreso tutti vincendo la tappa da Mulhouse a La Planche des Belles Filles, riprendendosi anche la maglia gialla che per un giorno soltanto aveva ceduto a Tony Gallopin. Passa per primo sul traguardo e dedica la vittoria alla figlia Emma, esultando con il gesto del ciuccio.
Adesso il ragazzo di Messina è a metà dell’opera, quando mancano undici tappe all’arrivo di Parigi, compresa quella che si disputerà oggi da Besançon a Oyonnax. Una tappa, quest’ultima, che non dovrebbe modificare in maniera sostanziale (salvo sorprese) la classifica generale. Ma il bello, e anche il più difficile, arriverà nei prossimi giorni con le salite sulle Alpi e sui Pirenei. Dunque gli ostacoli sono tanti, il 27 luglio è lontano ma non troppo. Per quel giorno, si spera che Vincenzo Nibali possa vestire di giallo anche lungo gli Champs-Élysées, magari con vista sull’Arc de Triomphe. In trionfo, appunto. La storia la scrive chi c’è, e lo squalo è lì!
Giovanni Cristiano