Torino: bloccano l'ambulanza che trasporta un malato grave e vantano il gesto sui social. Denunciati
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TORINO, 28 MARZO – Due automobilisti torinesi hanno bloccato un'ambulanza che trasportava un malato grave e viaggiava in contromano per riuscire ad evitare una coda. Al grido di "Anche voi dovete rispettare la legge", hanno costretto il veicolo della croce rossa a tornare indietro, ritardando l’arrivo in ospedale del paziente di oltre venti minuti. [MORE]
Orgogliosi del gesto i due hanno filmato la manovra dell’ambulanza e hanno postata su Facebook il video della loro impresa. La Croce Rossa li ha denunciati per interruzione di pubblico servizio.
Il fatto è avvenuto il 20 marzo a Beinasco, vicino Torino, dove un’ambulanza che trasportava un uomo con una grave emorragia interna dall'ospedale San Luigi alle Molinette che doveva essere operato d'urgenza, si è trovata di fronte una lunga coda a un svincolo e per velocizzare il soccorso, ha imboccato con lampeggianti accesi e sirene spiegate una strada in contromano. I due l'hanno però bloccata impedendole di andare avanti. A nulla è valsa la spiegazione e le richieste di liberare il passaggio da parte dei paramedici.
L'ambulanza è comunque riuscita ad arrivare in tempo alle Molinette dove il paziente è stato operato e salvato in extremis.
“Al grido di ‘vergogna, vergogna’ li abbiamo fatti tornare indietro in retromarcia”: questo il post con video pubblicato dai protagonisti sulla pagina Facebook di Torino Sostenibile, cancellato qualche giorno fa.
“L’ambulanza entra in contromano senza nessun motivo e avanza decisa”, ha scritto uno dei due automobilisti, che ha corredato il racconto con tanto di fotografie che hanno reso possibile l’identificazione sua e del suo compagno. Il post si conclude con un’incredibile “Meno male che sono volontari che aiutano i cittadini nel momento del bisogno, ma almeno quando girano a vuoto non mandino le persone all’ospedale per colpa loro”.
Il Presidente della Croce Rossa ha sporto denuncia contro i due ed ha dichiarato: “Ritengo doveroso tutelare la mia associazione da eventuali azioni legali che potrebbero essere intraprese in seguito a un possibile aggravamento del paziente trasportato. Ma voglio soprattutto difendere il mio personale che lavora ogni giorno”.
Il Presidente è stato contattato dai due novelli paladini del codice stradale, che hanno provato a scusarsi in tutti i modi, ma per il momento non ha nessuna intenzione di ritirare la querela: «Nonostante le spiegazioni del nostro autista, che si è comportato in maniera ammirevole, senza reagire a insulti e provocazioni, quei due soggetti hanno continuato il blocco. Mentre uno filmava la scena, il secondo ci ha fatto perdere ulteriore tempo chiedendo le generalità del nostro operatore. Come fosse un tutore dell’ordine. Solo grazie all’intervento dell’infermiera è stato possibile fare retromarcia». Il presidente della Cri ha infine dichiarato: “Il servizio che garantiamo noi e tutte le realtà come la nostra, 365 giorni all’anno e 24 ore su 24, non è un gioco. Chi si permette di fermare un’ambulanza in corsa per avere un “mi piace” su qualche social network si deve rendere conto della gravità di quello che sta facendo”.
Maria Minichino
(fonte immagine huffingtonpost.it)