Tlc, Saccone (SLC CGIL): "Per Infocontact Governo intervenga su committenti"
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LAMEZIA TERME (CZ), 8 AGOSTO 2014 - Si è svolto alla presenza del sottosegretario al Lavoro. On. Teresa Bellanova, l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico con il Commissario Giudiziale della Infocontact, l’azienda di call center con sede a Lamezia Terme e Rende.
“Durante l’incontro abbiamo chiesto al Governo di intervenire con urgenza presso le società committenti, Wind, Enel, Poste Italiane, affinché in questa delicatissima fase lascino inalterati gli attuali volumi di lavoro – dichiara Riccardo Saccone, Slc Cgil nazionale. Ora più che mai, in attesa che il Commissario Giudiziale abbia un quadro più chiaro della situazione aziendale e delle possibili soluzioni, è di vitale importanza che nessun committente intraprenda strade “autonome” drenando volumi senza mettere in sicurezza i lavoratori. A riguardo registriamo come molto positivo l’impegno del Sottosegretario a mettere in campo tutte le azioni utili sia verso i committenti sia per garantire la piena fruibilità di tutte le forme di ammortizzazione sociale che dovessero servire.”
[MORE]“Come SLC CGIL abbiamo ribadito con forza come la vicenda Infocontact non possa essere imputata alla sola cattiva gestione della precedente proprietà – prosegue il sindacalista. Un mercato senza regole, senza garanzie per i lavoratori e completamente in balia di politiche commerciali dei committenti aggressive e totalmente improntate alla mera riduzione dei costi non può essere considerato come una variabile neutra. Il fatto stesso che la prima preoccupazione sia oggi quella di garantire che i committenti non tolgano progressivamente volumi a vantaggio di altre realtà (che a buon bisogno usufruiscono degli sgravi contributivi che consentono di prendere le stesse commesse ulteriormente sotto il costo del lavoro) dimostra come sia urgente intervenire per disciplinare i cambi di appalto nel mondo dei call center.”
“Non si possono lasciare migliaia di donne e uomini, prevalentemente giovani, in balia di interessi di lobbies che mirano soltanto a massimizzare i profitti nascondendosi dietro il paravento della competitività e della libertà di impresa – conclude Saccone. Al Governo chiediamo il coraggio di decisioni chiare che adeguino il settore dei call center a quanto avviene nel resto d’Europa. In caso contrario crisi come quelle di Infocontact si ripeteranno in tutto il Paese ed i dati sulla disoccupazione giovanile, già oggi decisamente allarmanti, rischieranno di aggravarsi ulteriormente, e chi oggi poteva intervenire e non lo ha fatto non potrà domani considerarsi privo di qualche responsabilità.”
Slc Cgil Calabria