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MESSINA, 1 APRILE 2014 - La quarta stagione di The Walking Dead sembrava incanalata verso la monotonia, ma l'ultimo episodio è riuscito nell'impresa di resuscitare una serie tv basata sui morti viventi che iniziava ad assumere i contorni di una soap opera. Se le prime puntate trasmettevano una certa dose di adrenalina, attraverso lo scontro finale con il Governatore, altrettanto non si può dire di quelle che hanno preceduto l'ultimo scioccante episodio.[MORE]
La scena più intensa che ha caratterizzato questa sedicesima puntata è senz'altro quella in cui Rick, vendendo un energumeno in procinto di violentare il figlio Carl, rinuncia alla sua umanità e in perfetto stile zombie uccide il capo della banda rivale con un morso alla gola; pochi minuti in grado di alterare pericolosamente il battito cardiaco ai telespettatori.
Un finale disumano che risolleva in qualche modo una stagione apparsa incapace di riesumare l'intensità vissuta nelle prime stagioni. La serie inizia a denotare carenze di originalità nello svolgimento degli eventi, con diversi episodi interlocutori (per non dire noiosi) che avevano ridotto l'interesse mediatico. Finale che forse non vale una stagione, ma in qualche modo manterrà acceso l'interesse degli appassionati in attesa quinta serie.
Fabrizio Vinci [email protected]