Terrorismo, marocchina di 44 anni espulsa a Perugia. Alfano: "Chiari segnali di radicalizzazione"
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PERUGIA, 24 SETTEMBRE - Un collaboratrice domestica marocchina, di 44 anni, è stata espulsa dall’Italia perché, secondo gli inquirenti, era vicina all’ideologia dell’Isis e si stava istruendo sul web da “lupo solitario”. A bloccarla la polizia di Perugia. È quanto emerso nell'indagine condotta dalla Digos del capoluogo umbro. [MORE]
La donna, da anni residente regolarmente a Perugia, è stata individuata grazie alla "presenza" della polizia sul territorio. Dagli accertamenti sarebbe anche emerso che la sua radicalizzazione era cominciata da poco: navigando su internet, la donna si stava indottrinando da autodidatta, leggendo e guardando video su come costruire ordigni rudimentali, filmati con violenze nei confronti di "miscredenti", tra cui alcuni bimbi.
La collaboratrice domestica svolgeva il suo lavoro presso tre famiglie perugine, tutte ignare della sua ideologia. Sarebbero all’oscuro della radicalizzazione anche le due donne straniere che con lei condividevano un appartamentino.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha sottolineato che la donna aveva manifestato “chiari segnali di radicalizzazione religiosa, dichiarando la propria vicinanza all’ideologia dell’autoproclamato Stato Islamico e pubblicando sul suo profilo Facebook contenuti tali da determinarne il blocco”. I magistrati hanno dato il loro nulla osta all’espulsione e ieri la marocchina è stata rimpatriata con un volo da Fiumicino a Casablanca.
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine news.leonardo.it)