Terrorismo, espulsi tre marocchini seguaci dello Stato Islamico
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ROMA, 13 AGOSTO - Sono stati espulsi per motivi di sicurezza nazionale e rimpatriati, tre cittadini marocchini di 19, 26 e 32 anni seguaci del sedicente Stato Islamico. Lo si apprende da una nota apparsa sui canali del Viminale. [MORE]
Il ventiseienne ed il trentatuenne, residenti in Umbria, sono risultati da alcuni accertamenti del Raggruppamento operativo speciale dei Carabinieri (Ros), "aperti sostenitori dell'organizzazione terroristica internazionale" a seguito di un percorso di fidelizzazione online ed offline di stampo jihadista.
Mediante l'utilizzo del web, entrambi hanno intessuto rapporti in Marocco ed in Francia con persone vicine al radicalismo islamista, favorendo l'invio di aspiranti guerriglieri nel contesto siriano. Inoltre, i due sono indagati per aver sostenuto "economicamente alcuni combattenti". Nel 2016, il 32enne è stato arrestato e condannato in Marocco con l'accusa di "finanziamento a gruppi terroristici di matrice jihadista".
Con un decreto di espulsione emesso dalla Prefettura di Bologna, il diciannovenne è stato anch'egli rimpatriato. Attenzionato ancora minorenne presso la struttura in cui era detenuto per reati contro il patrimonio e la persona, durante un colloquio con un assistente sociale aveva inneggiato all'autoproclamato Stato Islamico approvandone sia l'operato sia il desiderio di affiliazione. Non domo, il giovane cittadino marocchino si era reso partecipe di gravi disordini presso l'istituto penitenziario, ponendo in essere in tali circostanze azioni violente contro gli operatori e verso altri detenuti. In seguito, collocato presso una comunità, ha tentato più volte la via di fuga ed in un'occasione, di entrare clandestinamente in Francia.
Con i tre rimpatri odierni, salgono a 314 le espulsioni eseguite dal gennaio 2015, di cui 77 nel 2018.
Cristian D'Aiello