Obama: "Isis è il volto del diavolo". G20 sulle stragi di Parigi: "Inaccettabile affronto all'umanit
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ANTALYA, 16 NOVEMBRE 2015 - Il G20 si impegna nella lotta per contrastare "i canali di finanziamento del terrorismo, in particolare per quanto riguarda la cooperazione nello scambio di informazioni, il congelamento degli asset dei terroristi e sanzioni verso i regimi che finanziano". Contrastare il fenomeno dei foreign fighters rafforzando i controlli alle frontiere e migliorare la sicurezza nel settore dell'aviazione. Sono alcuni dei punti della bozza del documento dedicato al terrorismo, allegato alle conclusioni del G20 che terminerà oggi in Turchia per contrastare il terrorismo islamico, dopo gli attentati che tre giorni fa hanno insanguinato Parigi. [MORE]
La voce è unanime: "Condanniamo con forza gli attacchi terroristici a Parigi ed Ankara: sono un inaccettabile affronto contro a tutta l'umanità e non può in alcun modo essere associato ad una religione o a una nazionalità, civiltà o gruppo etnico". Ma adesso, al di là delle parole, è il momento dell'unità: “Siamo uniti nella lotta al terrorismo" che non può essere "giustificato in nessuna forma", prosegue la bozza sottolineando che si tratta della principale "priorità per tutti i paesi" da affrontare "insieme, con un lavoro comune" in stretto accordo con il ruolo centrale delle Nazioni Unite e le sue leggi su diritti umani e rifugiati. Il contrasto al terrorismo deve continuare "a far parte di un approccio complessivo", finalizzato anche alle ragioni strutturali del fenomeno.
Durissimo Obama: l'Isis è "il volto del diavolo", ha affermato il presidente Usa. Il titolare della Casa Bianca ha assicurato che il "nostro obiettivo è distruggere questa organizzazione". Obama ha assicurato che i leader del 'califfato' non avranno luoghi sicuri in cui rifugiarsi, come dimostrato in Libia.''Siamo uniti di fronte alla minaccia dell'Isis e abbiamo raggiunto un nuovo accordo per semplificare la condivisione di informazioni di intelligence e militare con la Francia per prevenire nuovi attacchi".
L'Isis non rappresenta l'Islam, anzi la stragrande maggioranza delle vittime del terrorismo è musulmana, gli stereotipi sono controproducenti. Molti rifugiati sono vittime del terrorismo. Tutti i Paesi devono controllare ma accettare ed accogliere i rifugiati", ha esortato il presidente USA lanciando un appello agli alleati "per intensificare il loro contributo alla lotta all'Isis". Le loro risorse sono necessarie "per prevenire un ulteriore flusso di combattenti da Siria e Iraq"
"I fatti di Parigi ci dicono che non basta colpire l'Isis in Siria e Iraq. Sappiamo che la battaglia contro l'Isis è di lungo termine" e "ci stiamo muovendo per ridurre le loro fonti di finanziamento", ha proseguito Obama, sottolineando come la strategia "richiede tempo, ma dobbiamo intensificare le nostre strategie contro ogni singolo gruppo terroristico", ha proseguito sottolineando che "l'invio di truppe di terra in Siria sarebbero un 'errore. Intanto però la Cia conferma che l'Isis ha "in cantiere" altre stragi. L'allarme arriva dal capo dell'agenzia, John Brennan: quelli di Parigi, ha detto, non sono stati gesti occasionali. Non è la sola operazione dell'Isis", ha spiegato lo 007, "i servizi di intelligence e sicurezza stanno lavorando febbrilmente per vedere cosa fare per scoprirli".