Terremoto in Iran continuano a piangere, sale il numero delle vittime
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Le due scosse che hanno colpito Tabriz, nel nord del paese, avrebbero causato oltre 220 morti e quasi 2mila feriti. Si continua a scavare. Secondo la protezione civile: "Ci sono ancora tante persone sotto le macerie"
Iran 12 agosto 2012 - Si aggrava il bilancio del terremoto che ha colpito l'Iran nord occidentale sabato 11 agosto, nella zona di Tabriz (guarda la mappa). I morti sarebbero almeno 250 e i feriti oltre 1800 (ma secondo altre stime avrebbero già superato quota 2mila).
E sono migliaia le persone che hanno passato la notte nei campi profughi allestiti per l'emergenza. Sul luogo è arrivato il ministro dell'Interno Mostafa Mohammed-Najjar per coordinare i soccorsi.
Ma è probabile che nelle prossime ore il numero dei morti possa salire ancora; le squadre di soccorso sono ancora all'opera nelle dozzine di villaggi distrutti dalle due scosse (di magnitudo 6,4 e 6,3) che hanno colpito la regione. Soccorsi resi però difficile dalle precarie condizioni e interrotte durante la notte. Secondo il capo della protezione civile iraniana Gholam Reza Masoumi "purtroppo ci sono ancora diverse persone intrapplate sotto le macerie ma trovarle è difficile a causa dell'oscurità". La Turchia ha inviato alcuni mezzi e il ministro degli Esteri di Ankara si è detto disponibile a fornire ogni tipo di aiuto.[MORE]
Sarebbero sei i villaggi che sono stati completamente distrutti, mentre una sessantina di centri abitati nella regione registra danni gravi in oltre il 50% dei propri edifici. Secondo quanto riportato dai media iraniani i molti feriti vengono curati all'aria aperta e in mezzo alla polvere per mancanza di strutture agibili.
L'Iran è da sempre zona sismica e negli ultimi anni è stato colpito diverse volte in modo grave. Nel 2003 una scossa di magnitudo 6,6 distrusse la città storica di Bam uccidendo oltre 25mila persone.
Fonte (tg24.sky)