Terremoto Calabria-Basilicata: sindaco Mormanno, preoccupazione per pioggia e freddo
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Mormanno (Cosenza), 27 ottobre 2012 - "Per noi e' un'ulteriore preoccupazione, il fatto che siano arrivati la pioggia e il freddo". Lo dice Guglielmo Armentano, sindaco di Mormanno (Cosenza) , il paesino del Pollino colpito da terribili scosse di terremoto. "Molti dei nostri cittadini non vogliono abbandonare le case e non vogliono andare nella palestra comunale, dove stiamo allestendo un centro di ricovero con la Protezione Civile. Preferiscono dormire in macchina. Ma come faranno con questo freddo?", conclude Armentano
Questa mattina intanto c'e' stata anche una protesta dei dipendenti dell'ospedale di Mormanno, che e' stato evacuato ieri. Insieme ad alcuni cittadini, parenti di pazienti adesso trasferiti nel nosocomio di Lungro, i lavoratori hanno tenuto un improvvisato sit-in sotto la pioggia. "Qualcuno ha anche stappato lo champagne, per la chiusura di questo ospedale", urlavano. "Non vedevano l'ora di svuotarlo". Ricordiamo che la Calabria e' sotto un rigido piano di risamento dal deficit sanitario e molti ospedali sono stati gia' chiusi. "Adesso che fine faremo", urlavano i lavoratori[MORE]
POLLINO, 40% ABITAZIONI LESIONATE
"Ci sono almeno il 40% delle abitazioni lesionate. Ce lo dicono i vigili del fuoco, che ancora hanno solo parzialmente esaminato le abitazioni del centro storico". E' amareggiato, Franco Torchia, sottosegretario alla Protezione Civile della Regione Calabria. "La situazione e' piu' critica di quello che sembrava all'inizio", ammette Torchia. "Ieri Gabrielli ha detto che non c'erano i presupposti per dichiarare lo stato di alamita', ma credo che debba rivedere questa affermazione", dice invece Domenico Pappaterra, presidente del parco nazionale del Pollino, che tra l'altro abita proprio a Mormanno. "Qui c'e' bisogno di molti piu' aiuti di quelli finora mandati", conclude Pappaterra
VESCOVO CASSANO IONIO, NON CHIEDEREMO SOLDI PER CHIESE
"Penso che alle sofferenze gia' passate se ne stiano aggiungendo altre". A dirlo e' monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano Ionio, in visita a Mormanno (Cosenza), che ricade nella sua diocesi. "Sono importanti i fatti che diano consistenza alle promesse fatte", premette Galantino. "Sono contento che sia stata riconosciuta l'azione della Chiesa. Tra i primi ad intervenire, a poche ore dalla notizia del sisma, e' stata la Caritas. Ora abbiamo bisogno di gente che abiti le parole in modo leale. La gente non vuole piu' sentire chiacchiere", ricorda il presule. "Mi piace sottolineare che i primi soccorsi sono venuti dalla gente, dai familiari. La gente non ha aspettato, si e' tirata su le maniche", sottolinea il vescovo. "Non chiederemo nulla per le chiese, finche' non avremo la certezza che tutte le persone siano state messe in sicurezza, anche se la situazione delle nostre chiese e' seria
Fonte (Agi)