Teologia e scienza a servizio della persona nella sapienza teologica di UniVersus
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Teologia e scienza a servizio della persona nella sapienza teologica di UniVersus: si è concluso il progetto di alta formazione promosso dal Centro Studi Verbum e dal Movimento Apostolico, con il patrocinio della Provincia di Catanzaro e dell’Università Magna Graecia
Catanzaro 4 giugno 2011 - Si è concluso con la solenne benedizione del nuovo arcivescovo di Catanzaro S.E. Mons. Bertolone, il 3 giugno scorso, nella Sala delle Culture della Provincia di Catanzaro, il progetto UniVersus[MORE] - La Persona crocevia dei saperi, ciclo di conferenze interdisciplinari promosso dal Centro Studi Verbum e dal Movimento Apostolico, in collaborazione con l’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e con il patrocinio dell’Università Magna Graecia e della Provincia di Catanzaro.
Presenti in sala la dott.ssa Wanda Ferro, Presidente della Provincia, il prof. Antonio Viscomi, in rappresentanza del Rettore dell’Università, e il Rettore del Seminario Teologico Regionale.
Il prof. Viscomi, già relatore di una delle conferenze, ha apprezzato l’interdisciplinarità, la qualità scientifica dei contributi e del metodo, l’impegno del curatore di UniVersus, il cappellano universitario prof. don Domenico Concolino.
Sono pervenuti i saluti del Rettore della Pontificia Università Lateranense, del Presidente della Pontificia Accademia Teologica e del Prefetto di Catanzaro.
Il progetto ha registrato un alto numero di iscritti, tra cui molti studenti universitari, ed è stato seguito anche in diretta web.
La serata conclusiva si è diversificata dal consueto confronto a due voci tra un teologo e un esperto di un settore del sapere, privilegiando un confronto internazionale. Moderata dal prof. don Francesco Brancaccio, e dalla dott.ssa Maria Francesca Maieli nella postazione web, ha visto l’alternarsi di due autorevoli relazioni: quella, in videoconferenza, di P. Gérard Le Stang, vicario generale della Diocesi francese di Quimper, sul tema “La persona umana al crocevia dei saperi? Un contributo francofono”, e l’intervento del Rev. Andrew Downie, cappellano delle Università inglesi di Newcastle e Northumbria su “Promuovere l’unità della conoscenza e il dialogo tra fede e ragione. La prospettiva unitaria del cappellano cattolico in un’università laica”.
Rilevando l’innovatività di UniVersus, Downie ha evidenziato il ruolo che la Chiesa svolge nella sua realtà accademica; urge, per il prelato, recuperare il pensiero del beato John Henry Newman sul circolo dei saperi e sulla centralità della teologia che risponde alle domande fondamentali dell’uomo: “il laico intellettuale deve essere religioso e l’ecclesiastico religioso deve essere anche intellettuale”.
La persona non è solo un oggetto: è ciò che emerge dalle parole di Le Stang. Analizzando Mounier, Ricoeur, Lévinas e Henry, il teologo francese ha distinto il personalismo dal più astratto individualismo. Ogni persona è irriducibile, si realizza solo se si lascia attraversare dagli altri e ha una vita che è dono gratuito di Dio, visibile soprattutto nelle esistenze più povere e deboli.
La serata è stata arricchita, infine, dal bilancio finale di don Concolino, che ha rilevato come il Progetto abbia creato un ponte tra il Tempio e il mondo laico, proponendo Cristo, Verbo del Padre, quale autentico volto dell’uomo.
Questo è stato anche il punto focale delle parole di Mons. Bertolone per il quale “ogni uomo deve essere trattato come Dio perché Dio ha voluto essere trattato come un uomo” nell’incarnazione di Cristo. Il Progetto, che si conclude solo temporaneamente e che prevede la pubblicazione degli Atti, sarà presentato a Frascati nell’ambito del Laboratorio nazionale del Progetto Culturale della Chiesa Cattolica italiana, a riprova di come una ragione che si apre alla fede, secondo l’insegnamento di Benedetto XVI, dia sempre esiti positivi che si rivelano nella condivisione dei doni, mai nella solitudine.