Tennistavolo in Sardegna: cronache pongistiche del 10 maggio 2025


Basta rimboccarsi le maniche, avere pazienza e lavorare con entusiasmo. Di sicuro, poi, le sorprese, anche le più inaspettate giungono come una ventata miracolosa a sugellare ciò che di buonissimo è stato messo in pentola. Dopo la straordinaria Dinamo Basket, tocca al Tennistavolo Sassari regalare un fantastico tricolore alla città già nota nel mondo per aver dato i natali a grandi personaggi della storia antica e moderna. E anche per la FITeT Sardegna rappresenta la ciliegina sulla torta dopo la Coppa Italia conquistata lo scorso inverno dalla Marcozzi Cagliari, la finale scudetto femminile giocata dal Tennistavolo Norbello e le promozioni nella massima serie maschile di Muravera TT e Santa Tecla Nulvi. E adesso un po’ di glorioso spazio se lo ritagliano i cinque fanatici della racchetta che prestando esperienza, classe, arguzia volpina, ma soprattutto cuore ad una società appena approdata nella massima serie riportano il titolo nazionale maschile sardo dopo ben 24 anni, e a 12 da quello conquistato nel femminile dallo Zeus Quartu. Il sodalizio presieduto da Marcello Cilloco si prodiga in un’escalation frutto di un ambiente caldo e popoloso che non ha mai fatto mancare l’affetto al collettivo. Si intuisce quindi perché il mancino russo (ex Apuania Carrara ed ex Top Spin Messina) Sadi Ismailov abbia viaggiato con la media dell’86,7% e dietro di lui si sia fatto largo la piacevole rivelazione chiamata Andrea Puppo da Genova con il 63,6% diventando tassello strategico nel suo essere mai domo neppure nelle situazioni più disperate che ha risolto a suo favore. Altro anello di congiunzione della superpotenza turritana è lo slovacco Lubomir Pistej, anche lui come Ismailov, atleta abituato a soggiornare nelle alte sfere del pongismo italico (vedi Apuania Carrara). Importante anche il contributo del perugino Alessandro Baciocchi, già in passato protagonista in Sardegna, ma nel capo di sotto, e del nigeriano Ganyu Ashimiyu più calato nella parte di elargitore di consigli tecnico tattici assieme al coach Mario Santona, anche lui dirigente della prima ora nella società turritana. Giunti al secondo posto nella fase regolare con sei punti di ritardo nei confronti dell’Apuania Carrara, i neo scudettati non hanno guardato in faccia nessuno sgominando, nei play off, prima la società amica Marcozzi Cagliari che aveva chiuso la prima fase con gli stessi punti (19) ma con una classifica avulsa peggiore e poi rimontando e sorpassando il club siciliano TOP Spin alla bella, approfittando dell’apporto di un pubblico di casa entusiasta che fino all’anno scorso non aveva potuto gustare le prelibatezze contenute nel più importante campionato nazionale. Tra loro anche il primo cittadino Giuseppe Mascia che si è goduto fino in fondo il magic moment, manifestando la volontà di trovare uno spazio esclusivo ad una società che attualmente conta circa duecento tesserati tra agonisti, amatori, paralimpici, di cui la metà donne e un’altra cinquantina appartenenti alle classi giovanili che non mancano a loro volta di farsi sentire non solo nelle competizioni regionali.
Marcello Cilloco spera tanto nell’ausilio dell’amministrazione comunale perché smontare e rimontare 14 tavoli tutti i giorni per garantire l’attività curriculare alla scuola media n. 2 di Corso Cossiga non è certo come mangiare un gelato. Prima di buttarsi nuovamente a capofitto nell’attività si gode il bel momento ricordando come è stato generato: “Probabilmente non ho ancora realizzato quanto successo. Abbiamo iniziato la stagione allestendo la squadra con l'obbiettivo di fare un campionato di media classifica – dice – e sicuramente non pensavamo di andare così in fondo. Eravamo certi del valore dei nostri giocatori, ma vincere lo scudetto è un'altra cosa. Questo risultato è storico sia per la nostra società, sia per la comunità di Sassari, ma dai tantissimi complimenti giunti da ogni angolo dell’isola immagino che il successo abbia fatto piacere all’intero panorama sportivo regionale”.
E il presidente della FITeT Sardegna Simone Carrucciu, negli anni a venire, potrà raccontare che durante i suoi mandati non sono mancati i colpi a sensazione: “Faccio tantissimi complimenti a tutta la società, vincere in questa maniera è ancora più bello – dice - perché la squadra, senza pressioni, ha mostrato tutti i suoi inestimabili potenziali nei momenti che contano. Riesco ad immedesimarmi anche nella autentica euforia dei sostenitori, anche di quelli non propriamente legati alla disciplina. Lo scudetto darà un importante impulso allo sviluppo del tennistavolo nel territorio e anche come Comitato dovremo cogliere al volo questa possibilità affacciandoci con sempre più entusiasmo nelle manifestazioni promozionali. Ancora tante felicitazioni al presidente Marcello Cilloco, alla dirigenza, al settore tecnico e ai bravissimi giocatori”.
LA VITTORIA VISTA DA VICINO: PARLANO MARIO SANTONA E ANDREA PUPPO
Un altro incredulo è Mario Santona, tecnico della A1 maschile ma affiliato di lunghissimo corso della società neo scudettata. Ha vissuto in prima persona i momenti bui, ma grazie a quelli ha potuto tracciare, assieme ad altri amici-appassionati di lungo corso, il sentiero della ripresa, passo dopo passo, senza strafare, ma convinto che alla lunga qualcosa sarebbe arrivato. Ecco di getto le sue sensazioni maturate dopo la conquista del titolo:
“Abbiamo iniziato questo campionato da matricola con l'obiettivo salvezza tranquilla. Grazie ad un girone di andata al di là delle aspettative, ci siamo ritrovati nelle zone alte della classifica e questo ci ha consentito di andare avanti nel campionato senza troppo stress di poter rendere al meglio. Nel girone di ritorno siamo rimasti nelle posizioni di vertice e proprio sul filo di lana siamo riusciti ad avere un miglior quoziente vittorie rispetto alla Marcozzi Cagliari arrivando al secondo posto; questo è stato importante poi in sede di play-off. A questo punto abbiamo incontrato la Marcozzi con la quale non avevamo mai vinto in campionato avendo perso all'andata, pareggiato al ritorno e perso in Coppa Italia. I play off sono stati giocati in crescendo di condizione e di fiducia e poi è salito di livello anche un campione come Lubomir Pistej. Questo ci ha consentito di chiudere il discorso semifinale già in casa loro all'andata con un 4-2 veramente combattuto. Devo dire abbastanza a sorpresa ci siamo ritrovati in finale contro il Top Spin Messina che era alla sesta finale consecutiva, quindi una società abituatissima a questi appuntamenti. La sfida in terra siciliana è stata molto equilibrata e decisa da un paio di punti girati a nostro sfavore forse anche a causa dell'inevitabile scotto emotivo. Siamo quindi tornati a Sassari con l'obbligo di dover vincere. La finale di ritorno è stata probabilmente la gara decisiva: con le spalle al muro siamo riusciti a portare a casa una monumentale vittoria per 4-2 nonostante nella squadra avversaria ci fosse un giocatore come Vladislav Ursu praticamente imbattibile in questa fase del campionato. Domenica c'è poi stato il trionfo e sono particolarmente contento del fatto che lo scudetto sia arrivato con un punto decisivo di Andrea Puppo, protagonista di una stagione davvero incredibile. Noi abbiamo creduto fin dall'inizio in lui e lui ha ripagato con gli interessi. Alessandro Baciocchi ci ha dato un contributo impagabile con la sua esperienza, ha portato anche a casa dei punti pesantissimi per la classifica ed è stato veramente un capitano in campo. Lubomir Pistej, nei play-off in particolar modo, ha dimostrato il suo valore dando un grandissimo contributo sia dentro, sia fuori dal campo; e che dire di Sadi Ismailov giocatore solidissimo che è stato un punto di forza importantissimo durante tutto il campionato. In definitiva si può dire che siamo ancora abbastanza increduli per l'impresa compiuta ma siamo stati bravi a non accontentarci e a crederci fino in fondo, con una grande unione di intenti tra giocatori società e il meraviglioso e caldissimo pubblico al quale dedichiamo questa impresa”.
Destinatario di tante attestazioni di stima, il ventiduenne ligure Andrea Puppo è sempre di poche parole ma efficaci: “E’ stata un’emozione incredibile vincere lo scudetto davanti a tantissimi spettatori; ad inizio anno il nostro obbiettivo era quello di una salvezza tranquilla e ci siamo ritrovati a lottare per lo scudetto. Dopo la sconfitta dell’andata era veramente difficile ribaltare il risultato ma siamo rimasti uniti fino alla fine e abbiamo fatto due grandissime partite”.
CAMPIONATI SARDI MASTER: LISCI, NIOLU, DESSI’ CON UNA MARCIA IN PIU’
La tanto agognata maglia da Campione sardo si è palesata a Guspini in occasione dei Campionati Sardi Master e prossimamente sarà indossata anche a Nulvi nel week end dedicato a paralimpici e giovanili (17 – 18 maggio 2025). Manca all’appello la sede riservata agli assoluti che il comitato sardo della FITeT renderà nota successivamente.
Nel florido centro minerario, la società locale fa gli onori di casa ma gratifica anche i propri tifosi con due titoli. Nel singolare maschile master 40 – 60 vince Riccardo Giulio Lisci a coronamento di una stagione da favola. Assieme al suo compaesano Silvio Dessì non trovano ostacoli nell’aggiudicarsi anche il doppio maschile.
Tra gli over 60 il catalano Carmine Niolu (Il Cancello Alghero) rispetta il pronostico con risolutezza, abbrancando t-shirt e l’altro ricercatissimo gadget, lo scudetto dei Quattro Mori.
Il presidente del sodalizio guspinese Michele Lai racconta il momento felice che arride ai suoi atleti. “A distanza di circa due anni dall'ultimo torneo organizzato a Guspini, era il 1° aprile 2023 – ricorda - torniamo a ospitare un torneo regionale, i campionati sardi Master, con le gare di doppio e singolare 40-60 e over 60. Tanta acqua è passata sotto i ponti ma almeno non ne scorre più a fiumi all'interno del nostro impianto, a seguito di interventi importanti di manutenzione che il Comune ha posto in essere per impermeabilizzare il tetto e le pareti della struttura. Un'altra modifica che ha migliorato notevolmente la qualità di gioco è stata la sostituzione del vecchio impianto di illuminazione centrale con 24 nuovi fari a LED che rispettano i lux richiesti dal regolamento per le varie competizioni. Come ulteriore step speriamo di poter riuscire a opacare le vetrate per cercare di ridurre i riflessi dati dalla luce naturale, ma rispetto a qualche anno fa non possiamo lamentarci. L'organizzazione di un torneo richiede sempre la collaborazione di una buona quota di tesserati che si prodigano e rinunciano a una parte del proprio tempo libero per allestire la palestra nel miglior modo possibile. Trattandosi nel nostro caso di un impianto condiviso con altre tre società sportive bisogna sempre interfacciarsi anche con loro per la scelta della data, l'organizzazione delle pulizie eccetera. In questo caso specifico un'altra variabile a noi non nota all'atto della richiesta dell'organizzazione del torneo è stata la concomitanza nella stessa data di una manifestazione podistica ufficiale con partenza e arrivo degli atleti nello stadio adiacente i palazzetti, con annessi divieti di sosta e limitazioni al traffico che non hanno aiutato l'arrivo dei pongisti nella sede di gara. Per quanto riguarda la manifestazione penso di poter dire che si sia svolta in un clima di divertimento ma anche di agonismo nel pieno rispetto da parte di tutti gli atleti, ben coordinata dagli arbitri che ringrazio per il loro imprescindibile lavoro. Il torneo di doppio aggiunge sempre un pizzico di spensieratezza in più rispetto al singolare e penso che nei tornei che assegnano i titoli di campione sardo debbano sempre essere inseriti, siano essi a livello giovanile, master, assoluto e paralimpico. Come Tennistavolo Guspini siamo pienamente soddisfatti anche delle medaglie ottenute dai nostri tesserati e speriamo di rivederci nella prossima stagione con qualche altro torneo nella nostra cittadina”.
La parola passa a Riccardo Giulio Lisci che riassume così i due titoli conquistati: “Si inizia al mattino con i doppi, faccio coppia con Silvio Dessì, incerto della sua partecipazione fino all'ultimo poiché reduce da un infortunio alla caviglia. Dopo una partenza difficoltosa riusciamo a ritrovare il giusto equilibrio e vinciamo abbastanza agevolmente tutti gli incontri, compreso il derby in finale contro i nostri compagni Massimiliano Broccia/Fabrizio Melis. Archiviato il doppio si passa al singolare, il cammino verso la finale è tranquillo, solo in semi concedo un set al mio compagno di scuderia Massi Broccia. La finale con Maurizio Muzzu (Tennistavolo Quartu) devo dire che è stata divertente. Abbiamo dato vita ad una bella gara dove si è visto anche qualche bel punto che il pubblico abbastanza numeroso ha apprezzato”.
Interviene anche il doppista neo campione regionale Silvio Dessì: “Nonostante un piccolo infortunio, volevo assolutamente partecipare al torneo organizzato dalla nostra società. In doppio con Riccardo, dove partivamo da favoriti, abbiamo avuto un po' di difficoltà ad entrare in partita soprattutto per merito mio. Al primo turno con la coppia del Torrellas Capoterra, Luigi Congiu-Antonello Migliaccio, sotto di un set a zero e 10-7 per loro, siamo riusciti a ribaltare la gara e a vincere 3-1. Più agevoli sono state le vittorie in semifinale contro i marcozziani Stefano Manca-Licio Rasulo e in finale contro i nostri compagni di squadra Broccia-Melis entrambi terminati 3-0. È stata una bella giornata di sport tra amici diversamente giovani. Vorrei fare i complimenti a tutto il Tennistavolo Sassari per la strepitosa vittoria dello Scudetto”.
Il duo Broccia-Melis, nel percorso verso la finale, ha estromesso nell’ordine il fortissimo tandem marcozziano Giuseppe Lepori/Gianluca De Vita e la coppia del Torrellas Capoterra formata da Celestino Pusceddu e Antonio Cingolani.
Per ciò che concerne il singolo, Maurizio Muzzu è approdato in finale grazie alle vittorie conseguite su Stefano Manca (Marcozzi) e Marco Schirru (Tennistavolo Decimomannu). Tra i primi otto figurano Luca Pinna, Gianluca De Vita e Licio Rasulo (Marcozzi).
Negli over 60, Carmine Niolu sentiva aria di vittoria sin dal principio: “Questo sport mi ha regalato un’altra bella soddisfazione, partivo con i favori del pronostico, ma non era sufficiente – dice – perché bisognava vincere tanti incontri, ed è noto che in un torneo partecipano in tanti ma poi vince solo uno. Fino alla semifinale ho vinto diverse partite tutto sommato abbastanza agevolmente ad eccezione di un set conclusosi 19-17 con Luciano Macrì (TT Carbonia). La finale con Giuseppe Lepori (Marcozzi), atleta pericoloso, forte ed estroverso, che penso sia arrivato a disputare la partita decisiva provato e fiaccato dal precedente incontro vinto con un sofferto 3-2 contro Fabrizio Melis (TT Guspini). Tale evento mi ha sicuramente avvantaggiato per la vittoria finale”.
Tra i primi otto compaiono Adriano Zucca (Atletica Serramanna), Carlo Carta (TT Oristano), Celestino Pusceddu e Luigi Congiu (Torrellas Capoterra).
COPPA SARDEGNA: NEL RICORDO DI NAZZARO PUSCEDDU IL TT GUSPINI SBANCA
Un’iniziativa portata avanti con serietà ed impegno, come la società Paulilatino 2014 ha dimostrato negli anni di saper fare. Grazie al supporto logistico del Tennistavolo Norbello che ha messo a disposizione l’impianto di via Azuni, l’edizione della Coppa Sardegna 2025 ha funzionato come sempre molto bene, con l’aggiunta della grande commozione che tutte le 18 squadre (42 partecipanti) hanno palesato quando c’è stato da ricordare Nazzaro Pusceddu, atleta conosciuto in tutta l’isola e improvvisamente scomparso lo scorso anno. La società paulese che ha avuto la fortuna di saggiare gesta atletiche e umane del pongista oristanese ha quindi perfezionato il Memorial con la collaborazione della famiglia Pusceddu.
Il verdetto dei campi, manco a dirlo, ha sancito la supremazia del TT Guspini che ha piazzato tre squadre nei primi quattro posti. Domina la fazione “Rossa” con Riccardo Giulio Lisci e Manuel Broccia, davanti al collettivo “Bianco” con Francesco Lai e Luca Broccia e a quello “Giallo” con Massimiliano Broccia e Fabrizio Melis. Sul podio anche La Saetta con il terzetto formato da Christian Ferro, Alessandro Mercenaro e Lorenzo Piras;
Il presidente del sodalizio organizzatore, Pasqualino Putzolu dice la sua su un evento particolare: “Subito dopo la vittoria del campionato Regionale Serie C2, ci siamo dedicati ad organizzare questo evento, una bella giornata di sport quella del 1° maggio, con particolare dedica all’atleta e amico Nazzaro, scomparso il 21 agosto del 2024. Ci rimarrà sempre impresso il suo spirito e la passione che dedicava a questo sport, con la sua energia, disponibilità e carica agonistica ci ha supportati nel periodo indimenticabile che abbiamo trascorso assieme. Buona la partecipazione. Le 18 squadre presenti, dopo un minuto di silenzio dedicato a Nazzaro, si sono sparpagliate su otto tavoli da gioco, rendendo l’appuntamento piacevole, caratterizzato da un buon tennistavolo. Ringraziamo il Tennistavolo Norbello che per l’occasione, concedendoci palestra ed esperienza ci ha permesso di organizzare al meglio l’evento. Un grazie alla F.I.T.E.T Sardegna e agli arbitri per il loro supporto, agli atleti presenti che hanno manifestato tutto il loro affetto per Nazzaro”.
Tra i vincitori si esprime Riccardo Giulio Lisci: “Per la seconda volta consecutiva ci aggiudichiamo la Coppa Sardegna. È stata una giornata piena di emozioni, non solo per la vittoria, ma soprattutto perché questa edizione 2025 era in memoria del caro Nazzaro, e la presenza in palestra dei familiari per tutta la durata della competizione mi ha fatto davvero piacere e mi ha spinto a dare il meglio per onorare il suo ricordo. Passando alla cronaca pongistica, il mio club si presenta con ben quattro squadre delle diciotto presenti. E devo dire che stavolta abbiamo proprio sbancato! Portiamo tre squadre sul podio”.
Nel tabellone finale, oltre alle squadre salite sul podio, si sono affacciate il Sassari A di Luca Pinna e Edoardo Ian Eremita, il Guspini Blu (Sergio Vacca, Giorgio Onnis), Marcozzi Cagliari (Giuseppe Lepori, Gianluca De Vita), Paulilatino Gialla (Gian Carlo Carta, Nicolo’ Carta), Tennistavolo Decimomannu (Antonello Mei, Francesco Mela, Mattia La Gaetana).
CAMPIONATI ITALIANI GIOVANILI: IL MURAVERA TT È LA SQUADRA PIU’ FORTE D’ITALIA
Dopo che al PalaTennistavolo “Aldo De Santis” di Terni sono stati definiti tutti i verdetti relativi alla seconda parte dei Campionati Italiani Giovanili individuali e a squadre dedicati agli Under 11, Under 13, Under 15, Under 17, maschili e femminili, si è stilata la classifica finale per società che contempla anche le competizioni under 19 e 21 disputate precedentemente. E la Sardegna, per merito del Muravera TT coglie un altro strepitoso primo posto precedendo di soli tre punti il Tennistavolo Torino. Nella Top 10 figurano il Tennistavolo Sassari, ottavo con 75 punti e il Quattro Mori Cagliari, nono con 68.
Nel centro umbro si mettono in luce Sofia Minurri (Muravera TT) che vince l’oro nel singolo under 17 e nel doppio femminile under 17 con la compagna Francesca Seu, arrivata terza nel singolo. Entrambe vincono pure la competizione a squadre. Le loro compagne di squadra Federica Interlandi e Anna Dessì sono invece terze nella competizione a squadre riservata alle under 15. Federica è anche bronzo nel singolo femminile under 15.
Anche in casa Tennistavolo Sassari si fa festa per l’argento nel doppio under 13 con Federico Casula e Nicola Cilloco e il bronzo a squadre under 13 con gli stessi e Mattia Carrus. Federico è ancora bronzo nel singolo under 13.
Di seguito gli interventi di alcuni protagonisti:
Sofia Minurri (Muravera TT): “I Campionati Italiani si sono conclusi come speravo. Per quanto riguarda il doppio femminile e la gara a squadre io e la mia compagna Francesca Seu eravamo consapevoli di poter fare bene e siamo riuscite a conquistare due titoli. Nel singolare, partivo come testa di serie numero uno. L’inizio del torneo però è stato complicato, non sentivo di esprimere il mio miglior gioco. Tuttavia, partita dopo partita, sono riuscita ad alzare il mio livello ritrovando le giuste sensazioni. Vincere la finale è stata una grande soddisfazione, soprattutto perché è arrivata contro una giocatrice, Candela Sanchi, con cui per me non è mai stato facile giocare e con la quale avevo perso gli scorsi italiani. Sono contenta di questi campionati italiani, cercherò di riprendere a lavorare con fiducia per raggiungere altri obiettivi”.
Francesca Seu (Muravera TT): “Credo di aver raccolto dei buoni risultati in questi ultimi italiani, due ori, in doppio femminile e nelle quadre femminili e un bronzo nel singolo femminile. Ho rispettato il mio pronostico ma credo di poter dare ancora di più e spero di poterlo dimostrare nei prossimi anni. Sono contenta di aver concluso questa annata molto positiva per me con questi buoni risultati”.
Federico Casula (Tennistavolo Sassari): “Mi sono presentato a questi campionati italiani con la consapevolezza di aver lavorato tanto durante tutto l'anno, ho dedicato tutto il mio tempo libero agli allenamenti. Da poco nella nostra società è arrivato anche un nuovo coach, Provas Mondal con il quale stiamo lavorando tanto non solo sull'aspetto tecnico ma anche su quello dell'unità di squadra. Entrando nel merito dei campionati italiani mi ritengo soddisfatto ma non del tutto. Nella competizione di doppio under 13, in coppia con il mio amico e compagno Nicola Cilloco, abbiamo conquistato una bellissima medaglia d'argento superando avversari ben più quotati di noi e arrendendoci solo in finale alla coppia toscana Simi/Campagna. Nella competizione a squadre under 13 sempre in coppia con Nicola ci siamo " fermati " al terzo posto conquistando una medaglia di bronzo che mi lascia un po' l'amaro in bocca per come è finito il torneo, abbiamo perso un doppio che "forse" ci poteva garantire l'accesso alla finale e poi chissà , c'è l'avremmo giocata , ma comunque va bene così abbiamo giocato molto bene insieme, siamo una bella coppia in doppio e lavorando tanto e insieme sono sicuro che in futuro ci potremmo togliere tante soddisfazioni. Infine la gara di singolare under 13. Ho portato a casa per la prima volta un podio ai campionati italiani giovanili, un ottimo terzo posto che mi fa pensare positivo per il futuro. Ho superato il girone come secondo perdendo con il mio amico Alessandro Ausili con il quale parteciperò in coppia al doppio maschile ai campionati italiani di Riccione. Nel tabellone a eliminazione diretta ho incontrato al primo turno Jin Lorenzo superandolo per tre set a uno e giocando abbastanza bene. Nel secondo turno che erano già quarti di finale ho incontrato Luca Franzoni con il quale ci conosciamo bene e facciamo sempre delle belle partite. In questo caso è finita ai vantaggi del quinto set in mio favore: la partita è stata difficile soprattutto a livello psicologico perché è durata tanto e soprattutto perché mi sono reso conto di aver commesso errori sempre uguali nei tanti match point a mio favore. Ma alla fine sono riuscito a portare a casa la vittoria. In semifinale ho incontrato Giorgio Borghese con il quale ho perso tre a uno: ho giocato abbastanza bene la partita, è stata equilibrata e il set vinto l’ho giocato benissimo lasciandogli solo 4 punti. In conclusione mi ritengo abbastanza soddisfatto ma consapevole che lavorando tanto e seguendo i consigli preziosi del coach in futuro potrò togliermi tante soddisfazioni. Ringrazio i coach Provas Mondal ed Elena Rozanova per il lavoro quotidiano e per averci seguito in ogni partita di questi campionati italiani e ringrazio tutte le persone che in palestra lavorano per noi e infine un ringraziamento a tutta la società che investe tempo e risorse per far crescere noi e tutta la società”.
Federica Interlandi (Muravera TT): “Questi campionati italiani non sono andati come avevamo "sognato". Fino alla semifinale non ho avuto troppi problemi. In semifinale ho incontrato la n 3 Matilde Buzzoni. Con lei ci conosciamo da quando siamo piccole e ogni volta giocare con lei è sempre faticoso. Questa volta ha avuto la meglio lei. Complessivamente sono contenta per questi campionati italiani e sono tornata a casa con un bagaglio sportivo ancora più ampio che mi permetterà di crescere ulteriormente”.
Nicola Cilloco (Tennistavolo Sassari): “Sono stati campionati italiani con alti e bassi, sono molto contento per le medaglie in doppio e a squadre. Un po’ meno per il singolo. Per quanto riguarda il doppio maschile mi sono impegnato molto e di questo sono fiero di me, mi sono anche divertito insieme al mio compagno di squadra Federico Casula con cui ho giocato con una grande sintonia. Nella gara a squadre abbiamo ottenuto un buon terzo posto ma non ho giocato benissimo nella semifinale contro Cascina che poteva valere altre medaglie. Invece per quanto riguarda il singolare, dopo essermi qualificato nel criterium, nel campionato italiano non ho giocato benissimo, sono uscito nel girone perdendo tutte le tre partite. Secondo me ho perso soprattutto perché non ho giocato con atteggiamento giusto. Ringrazio i miei coach Provas ed Elena per avermi seguito”.
Anna Dessì (Muravera TT): “È stata una bella esperienza, anche perché ho giocato l'Under 15 e ho sfidato quasi sempre giocatrici più forti di me. Mi sono impegnata molto, ma è grazie soprattutto a Federica Interlandi, la mia compagna, che sono riuscita ad ottenere il bronzo. Quindi volevo ringraziare Fede per il sostegno e anche Gianluca Abbaticchio, il mio allenatore, che mi ha seguito in ogni partita e ha creduto in me”.
CAMPIONATI A SQUADRE PARALIMPICI: MARCOZZI E LA SAETTA GIOCANO PER LO SCUDETTO, SANTA TECLA NULVI PROMOSSA IN A1
Dagli appuntamenti nei vari concentramenti paralimpici dislocati lungo lo Stivale che hanno chiuso le fasi regolari, sono giunte le liete notizie anche dal movimento sardo.
Nella serie A1 classe 1-5, i carrozzati Ivan Gaias e il serbo Palikuca Mitar, che hanno partecipato al ritrovo di Vicenza sotto il vessillo della Marcozzi Cagliari, terminano la fase regolare al quarto posto che vale l’accesso ai play off scudetto. Decisivi i due successi ai danni dell’Ask Kras e Sport Club Etna.
Stesso discorso vale per La Saetta Quartu che nel campionato di A1 classe 11, ottiene il pass per le sfide scudetto. A Cinquefrondi (Reggio Calabria), Umberto Sbardella e Simone Sebis vincono sulla Polisportiva Galaxy e sul Santa Tecla Nulvi di Jessica Rozzo e Francesco Piredda, assicurandosi la seconda piazza. Il team teclino si deve accontentare del quarto posto, il Monterosello Sassari Special Ping di Gianfranco Bellacicco, Gianfranco Idini e Stefano Alessandro Satta Ardisson del quinto e il Tennistavolo Sassari di Alessandro Ara e Roberto Pilo dell’ultima piazza.
Subito dopo le quattro papabili allo scudetto, in A1 classe 6-10, si piazza la Muraverese che al PalaExbo di Saronno, con Andrea Manis e Luca Paganelli supera lo Sport Club Etna, ma si deve arrendere al Tennistavolo Ennio Cristofaro.
Nella serie in piedi (6-10) il Tennistavolo Nulvi del presidente Francesco Maria Zentile, Aleksandros Diakoumakos e del croato Marko Vracan, sale in serie A1. Impegnato a Roma, termina a punteggio pieno il girone unico composto da nove squadre, precedendo le altre compagini isolane come il Tennistavolo Decimomannu (Marco Saiu, Italo Fois) giunto terzo, il Quattro Mori Cagliari (Gianluca Pani, Salvatore Iorio) assestatosi al sesto posto, il Tennistavolo Norbello (Massimiliano Manfredi, Mauro Mereu) che all’ultimo match della giornata, contro il Tennistavolo Sassari è riuscito ad ottenere la prima vittoria stagionale sul duo Enrico Sini, Pietro Ghiani che così chiude a zero punti.
C’è invece un’altra compagine che ha chances di promozione nella A2 classe 1-5: è il Cagliari TT “Rossa”, militante nel girone B e composta da Giovanni Pilia e Antonio Murgia. A Udine i due si sono imposti sull’ASV TT Südtirol, sul TT San Bartolomeo Mirano e per 3-2 sul Quattro Mori Cagliari di Manuela Casu e Giovanni Melis, terminando al secondo posto con una sola sconfitta. Il Quattro Mori finisce al penultimo posto, precedendo il Cagliari TT “Bianca” di Sabrina Pili e Alessandro Aiana.
Nel girone C, alla Scuola Peano di Roma, erano impegnate tre squadre sassaresi. Conclude al quarto posto il Tennistavolo Sassari A di Maria Paola Tolu e Anna Grazia Turco. Subito dietro il Tennistavolo Sassari B di Giuseppe De Montis e Maurizio Scanu. Ultimo posto per il Libertas Ping Pong Monterosello di Giovanni Battista Sanna e Lorenzo Sanna