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MORRO D’ORO (TE), 14 GIUGNO 2014 – È morto folgorato, Alessandro De Federicis, l’uomo che la scorsa notte, spaventato dalla tempesta di fulmini che si è abbattuta sull’Abruzzo, ha cercato riparo sotto una pianta d’ulivo. Il signore, che a breve avrebbe compiuto 69 anni, aveva 3 figli ed era un agricoltore molto noto nella frazione.
Secondo la ricostruzione, l’uomo stava lavorando nei campi quando l’acquazzone si è abbattuto sulla zona e per cercare riparo si è rifugiato sotto la pianta d’ulivo che ha attirato il fulmine, ‹‹mi sorprende›› dice Marina Bernardi, responsabile del Sirf ‹‹l’ulivo è una pianta bassa, mentre gli alberi più pericolosi sono quelli a cima alta››. All’arrivo del 118 e dei Vigili del Fuoco, purtroppo, per De Federicis non c’era nulla da fare ed è stato constatato il decesso.
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Il caso De Federicis non è nuovo: all’anno, infatti, ci sono dai 10 ai 15 decessi per “fulmini killer”. ‹‹Ce lo aspettavamo›› continua Marina Bernardi ‹‹quello dei temporali è un fenomeno tipico della stagione estiva, come delle coste››; il temporale che ieri ha colpito l’Abruzzo ha interessato tutto il Teramano con una coda lunga che ha raggiunto anche Montesilvano, vicino alle coste pescaresi, per un totale di 235 fulmini e 177 lampi.
Data la vicenda, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile stanno ribadendo le regole base per evitare di essere colpiti da un fulmine: evitare di sdraiarsi per terra, evitare di stare in piedi con le gambe divaricate e, soprattutto, evitare di riparsi sotto gli alberi, ‹‹è un caso purtroppo classico, l’istinto porta a riparsi sotto gli alberi ma questi fungono da attratori di fulmini›› conclude Bernardi. Quanto a De Federicis, la Procura ha lasciato il nulla osta alla famiglia per la sepoltura e domani si svolgeranno i funerali.
Erica Benedettelli
[immagine da si24]