Teatro 6 di Mario Sei al concorso regionale di dialetto calabrese
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Catanzaro, 5 novembre - Successo per Teatro 6 all’Auditorium “Casalinuovo” con la commedia divertentissima di Mario Sei
Nuovo appuntamento ieri sera all’Auditorium di Catanzaro con la rassegna dal titolo “Calabria in Scena”, II° concorso regionale di teatro in vernacolo promosso dalla Media Service con la direzione artistica di Maurizio Rafele. Ieri è andata in scena “Avia ragiuna chidda bonanima” (www.youtube.com/watch?v=DsmocNQPY_k) commedia brillante a cura di Teatro 6, ideata e diretta da Mario Sei, commedia molto apprezzata dal numerosissimo pubblico presente. Divertentissima la trama e molto bravi tutti gli attori, in particolare il protagonista principale, Nicola Scozzafava, un personaggio prorompente, dotato di grandi qualità recitative e grande verve. Oltre al bravo Nicola, tanti altri bravi attori e brave attrici, oltre alle new entry che da poco frequantano il Laboratorio Giovani Artisti di Teatro 6, hanno dimostrato di conoscere molto bene le tecniche teatrali. Un gruppo saldo ed omogeneo che ha tanto fatto divertire tutti gli spettatori dell’Auditorium. “Calabria in scena”, visto il successo di ieri si sta confermando una manifestazione imperdibile per chi vuole riscoprire il piacere della tradizione del teatro in vernacolo.
La compagnia presente ieri come quella di Teatro 6, nata dalle spoglie della “Piccola fucina teatrale” già attiva dal 1988, ha catturato l’attenzione del pubblico, visibilmente partecipe ed attento. Lo scorso anno ricordiamo che fu Teatro 6 a conquistare il prestigiosissimo premio della “critica” per la qualità del lavoro presentato in rassegna con la commedia dal titolo "Facimu sta prova" ambientata nel 1940 ed incentrata sul tema della grande emigrazione in Argentina.
Questo ben lavoro teatrale scritto da Mario Sei si è tradotto in una commedia divertentissima e spensierata, ambientata nel 1950 in un momento storico importante in cui le sommosse dei contadini contro i grandi latifondisti diventano incandescenti. Scritta nel lontano 1988 - precisa l'autore - è stata rielaborata con la presenza di nuovi attori e nuove scenografie ancora più suggestive. [MORE]Già negli anni '90 lo spettacolo consentì ad alcuni attori, al regista di allora, Ciccio Viapiana, ed all'autore Mario Sei di vincere rassegne importanti sia in provincia di Catanzaro che in provincia di Cosenza. Tanti i riconoscimenti ottenuti grazie al lavoro ed alla maestrìa degli attori di allora. A parte gli aspetti puramente divertenti della trama risultano interessanti i riferimenti alla riforma agraria, all'approvazione della Legge Sila che segnano un momento storico determinante per la redistribuzione delle terre portando alla caduta dei latifondisti e favorendo la nascita delle cooperative sociali e della Cassa del Mezzogiorno.
La Questione meridionale fa, appunto, da cornice ad una commedia divertentissima, in cui un sedicente medico, in base ad un cinico progetto della moglie, si troverà a dover risolvere una delicata questione amorosa tra la figlia di un ricco proprietario terriero ed un comunista. Non mancano nella commedia momenti divertenti, ma anche riferimenti legati ai martiri di Melissa e alle sommosse di Melfi. Mario Sei, infatti, scrive e dirige le proprie commedie senza rinunciare ad evidenziare temi importanti come l’accettazione, l’emarginazione, l’emigrazione, la solitudine degli anziani.
“Avìa ragiuna” quindi è stata riproposta dopo 24 anni con nuovi interpreti, tutti molto bravi, e con un regista sempre più consapevole che il teatro dialettale, naturalmente quello d’autore, alla pari di altre forme culturali, contribuisce alla crescita in termini di cultura e tradizioni della nostra regione.