TBC a scuola a Vallecrosia: e' caos
Cronaca Liguria

TBC a scuola a Vallecrosia: e' caos

venerdì 5 aprile, 2013

VALLECROSIA (IM), 5 APRILE 2013 -  E’ caos all’Istituto Comprensivo di Vallecrosia, in Provincia di Imperia, nell’estremo Ponente ligure dopo che il Mercoledì antecedente la Pasqua una maestra delle Primarie è stata ricoverata al reparto Malattie Infettive dell’Ospedale di Sanremo perché ammalata di Tubercolosi contagiosa. Il giorno successivo al ricovero della donna le scuole di ogni ordine e grado in Liguria, come nel resto d’Italia, sono rimaste chiuse ed al momento della loro riapertura, martedì scorso, è scoppiato il putiferio. La Direzione dell’Istituto comunque ha ordinato immediatamente, non appena ha avuto notizia del ricovero della maestra infetta a Sanremo, la sottoposizione degli alunni della Primaria al test della Tubercolina presso l’Ufficio d’igiene di Ventimiglia, città vicina a Vallecrosia.

Nonostante le rassicurazioni degli infettivologi dell’Asl “ Imperiese” in città, comunque, si è scatenato tra i genitori degli scolari il panico. Molti di loro hanno, nelle prime ore, intasato il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bordighera mettendo a rischio, pure, il corretto accesso dei malati gravi a tale struttura. Degli scolaretti sottoposti al test della tubercolina, circa cinquanta, diciotto, una percentuale abbastanza alta dunque, è risultata positiva ed in tre casi si è riscontrato un interessamento ai polmoni. Nessun bambino, comunque, sinora è risultato contagioso pur se in un caso è stato giudicato prudenziale, dal pediatra di famiglia, procede al ricovero presso l’Ospedale infantile “ Gaslini”di Genova.

Lo staff del Reparto Malattie infettive dell’Ospedale di Sanremo, quello del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Imperia coadiuvati dalla Dirigente scolastica della scuola di Vallecrosia, e cioè la dottoressa Silvia Colombo tra l’altro funzionaria con una non comune esperienza alle spalle, ieri pomeriggio hanno riunito nell’aula magna dell’Istituto tutti i genitori degli scolari al fine di rappresentare loro la realtà quale essa è, senza dar voce ad assurde cacce all’untore di “ manzoniana” memoria. E’ risultato un tentativo vano: i genitori, inferociti, dapprima hanno criticato l’atteggiamento prudente della dirigente Colombo accusandola di aver dato l’allarme solamente dopo il ricovero della maestra in Ospedale a Sanremo e di non averle ordinato una visita fiscale, cosa tra l’altro non consentita dalla Legge, sin dallo scorso mese di Febbraio quando, a loro dire, la medesima avrebbe iniziato a sentirsi poco bene. Pare, inoltre, che la stessa maestra ricoverata già in gioventù si fosse ammalata di Tbc. Successivamente gli stessi genitori hanno, pure, accusato di ritardi nel dare l’allarme gli infettivologi dell’Asl ed puntando il dito anche contro il Dottor Ferrea, clinico di fama nazionale.

Infine, scoperto e riportato anche dal maggior quotidiano genovese oggi in edicola il caso di un bambino extra- comunitario che prima di frequentare la scuola primaria di Vallecrosia era stato ricoverato in ospedale a causa della Tbc, in parte hanno iniziato a fare delle indebite generalizzazioni mettendo sul banco degli imputati i bambini stranieri che frequentano le scuole italiane e che, a loro dire, hanno riportato nel nostro Paese antiche malattie che si pensava fossero state debellate per sempre. Il fatto, invece, è, come sottolinea anche lo stesso Dottor Ferrea, primario delle Malattie Infettive all’ospedale di Sanremo che, a partire dal 1998, in Italia non si fa più, nelle scuole, una sana opera di prevenzione contro le malattie infettive. La “ deregulation” in questo campo è stata voluta dal Parlamento nazionale al fine di allineare il nostro Paese con quelli della ricca Europa settentrionale come la libertaria Olanda che da decenni non prevede più l’obbligatorietà di certe vaccinazioni e controlli. [MORE]

SERGIO BAGNOLI


 


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