Tav Torino-Lione, il sì di Monti e Hollande. La protesta italiana viene bloccata dalla gendarmeria
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TORINO, 03 DICEMBRE 2012 - La Tav si farà. Italia e Francia hanno firmato nell’incontro intergovernativo tenutosi questa mattina a Lione una dichiarazione congiunta in cui viene ratificata la realizzazione della linea ad Alta Velocità Torino-Lione. «L'Europa non ha bisogno di rinvii, ha bisogno di decisioni concrete», ha affermato il premier Mario Monti sulle pagine web del Messaggero.
L’incontro con il presidente della Repubblica francese, François Hollande e l’accordo congiunto hanno confermato l’impegno dei due paesi a realizzare i lavori «nelle tempistiche previste», partendo nel 2014. La Tav italo-francese comporterà una spesa stimata in 8,5 miliardi, al 40% coperta dall'Unione europea. All’incontro con Hollande erano presenti anche Annamaria Cancellieri, ministro dell'Interno, Corrado Passera, dello Sviluppo, Francesco Profumo, dell'Istruzione, Giulio Terzi, degli Esteri, Giampaolo Di Paola, della Difesa, Enzo Moavero Milanesi, degli Affari europei, e Mario Ciaccia, il viceministro con delega alle Infrastrutture.Su Ansa, il presidente francese loda la figura del premier italiano: «Mario Monti fa molto per il suo Paese, ma anche per l'Europa: vorrei dire semplicemente a Mario Monti che è un grande uomo».[MORE]
D’altronde, come riferisce La Stampa, il premier tiene in grandissima considerazione l’importanza della Tav, cosi come il presidente Hollande: «Siamo entrambi convinti che la crescita la disciplina di bilancio sia una condizione necessaria ma al tempo stesso non sufficiente. Servono iniziative concrete, come quella confermata oggi, con la volontà comune del collegamento grande velocità Torino-Lione. Non è in gioco solo il trasporto, ma anche un’idea di Europa».
Non la pensano così i 600 passeggeri dei dodici autobus che sono partiti alla volta di Lione per manifestare il proprio dissenso nei confronti della Tav. La loro protesta, però, è stata bloccata ancor prima di scendere dal bus: i primi sei automezzi sono passati senza problemi alla frontiera dopo il controllo dei documenti dei viaggiatori, mentre gli altri sei sono stati bloccati all'uscita del tunnel del Frejus a Modane. Neanche coloro che erano riusciti a superare i controlli della polizia sono riusciti ad arrivare in città al momento del summit, dal momento che sono stati bloccati dai gendarmi francesi ad un casello autostradale fuori Lione. In segno di protesta contro il blocco dei pullman italiani, la delegazione composta da cinque esponenti No-Tav, che doveva essere ricevuta dai rappresentanti dei due governi, ha rinunciato all’incontro. La gendarmeria francese ha disposto i più stretti controlli in una Lione blindatissima.
(Foto: notav.info)
Giovanni Gaeta