Tansi: “Sto combattendo il PUT come un cavallo di Troia, libero dalle logiche dei partiti.
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Tansi: “Sto combattendo il PUT come un cavallo di Troia, libero dalle logiche dei partiti. Con le nostre regole abbiamo già iniziato a demolire, con i fatti, il sistema affaristico calabrese”.
C’è chi derideva il nostro codice etico - da me fortissimamente voluto per garantire credibilità alla coalizione di Amalia Bruni - affermando che nelle liste del PD si sarebbero candidati esponenti della nota coppia PD cosentina e che non ci saremmo mai liberati dei vecchi dinosauri della vecchia politica calabrese che occupano da decenni gli scranni del consiglio regionale. E invece no: i nomi delle liste presentate ieri smentiscono clamorosamente chi voleva gettare fango per eliminare un personaggio scomodo come me che fa tremare i polsi al sistema politico-affaristico calabrese: grazie al codice etico, nessuno di questi nomi compare tra le liste della nostra coalizione. Abbiamo dimostrato, con i fatti, che con le nostre regole abbiamo già iniziato a demolire il sistema che da decenni tarpa le ali alla regione più bella d’Italia e che fino ad ora sembrava inespugnabile.
C’è chi diceva che con la scelta della coalizione di centro-sinistra avevo fatto “accurduni” (inciuci) con il PD e che sarei entrato nel PUT (Partito Unico della Torta), diventandone succube. E invece no: io non ho scelto il PD ma mi sono candidato a sostegno di una candidata non appartenente ai partiti, ma al mondo civico: la scienziata-manager di caratura mondiale allieva prediletta di Rita Levi Montalcini. Ho scelto lei pretendendo però dalla coalizione un chiaro segno di “depurazione” e disintossicazione dal vecchio sistema con l’approvazione del codice etico.
E la prova che sono completamente libero dai giochi di potere dei partiti e della politica calabrese e che Tesoro Calabria è un movimento puramente civico distante anni-luce dalle logiche dei partiti è data dalle comunali di Cosenza: non ho scelto il candidato del PD, Franz Caruso, espressione della vecchia politica (basta leggere i nomi dei candidati delle sue liste per capirlo) e collegato trasversalmente al quasi omonimo di centro-destra Francesco Caruso espressione degli Occhiuto e dei suoi sodali.
Voglio sventare il diabolico disegno politico che i due Caruso possano continuare a mantenere in vita a Cosenza il PUT che da decenni ha messo le mani sulla città. Per questo a Cosenza ho scelto Bianca Rende, che nulla ha a che vedere con il PUT e che con i fatti è stata l’unica a contrastare negli ultimi anni lo strapotere di Occhiuto con una sfilza di interrogazioni consiliari che hanno messo inesorabilmente in luce tutti gli evidenti problemi della città, individuando al contempo possibili soluzioni. Ai miei sprovveduti denigratori ho dimostrato, con i fatti, che sto combattendo a mani nude e con tutte le mie forze, dal suo interno, il PUT. E lo sto facendo su due fronti: sul fronte regionale e su quello comunale, come avevo già fatto a Crotone con l’elezione del nostro Enzo Voce.
Prima dell’inizio della battaglia finale che porterà alle elezioni di ottobre, finalmente posso prendermi qualche giorno di riposo e riflessione con la coscienza a posto, perché credo di aver fatto le cose giuste per il bene della mia Terra. Riposo che non sarà di certo turbato dalla solita testata del solito sfigato pluripregiudicato e nullatenente, in cerca solo di click per sbarcare il lunario, che continua inutilmente a gettare fango su di me dopo averlo fatto persino su Gratteri.
Ora alle Calabresi e ai Calabresi, il 3 e 4 ottobre, spetterà l’ardua sentenza. Con l’arrivo di 15 miliardi di euro (=15 mila milioni di euro) che consentirebbero di riscrivere la storia della Calabria liberandola da tutti gli antichi mali e creando ricchezza e opportunità di lavoro, possono scegliere tra due possibilità: 1) affidare questa irripetibile opportunità, questo ultimo treno, al tandem Spirlì-Occhiuto, il primo, guitto da baraccone che ha fatto ridere mezza Italia con le imitazioni di Crozza e portando la Calabria sul lastrico, mentre il secondo che in 20 anni di attività parlamentare non ha fatto una sola cosa per la nostra Terra; 2) affidare la nostra Terra a un’eccellenza mondiale che tutto il pianeta ci invidia che ha scelto di restare qui in Calabria perché la ama e perché vuole vederla crescere. Cari conterranei, quando il 3 e 4 ottobre sarete nel segreto dell’urna mettetevi la mano sulla coscienza pensando al futuro dei vostri figli. Buon voto!!!
Nel frattempo continuerò a stare dalla giusta parte per il bene della mia Terra e dei miei conterranei.