Tangenti: procuratore Dda, i clan controllano il territorio
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MILANO, 07 MAGGIO - La cosca dei Molluso "continua a esercitare il controllo del territorio". Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Milano Alessandra Dolci alla conferenza stampa sugli arresti di oggi. Secondo Dolci, attraverso la figura di D'Alfonso" la famiglia Molluso "riusciva ad aggiudicarsi commesse private e pubbliche, facendosi schermo della Ecol service, azienda iscritta nella "white list" e che opera nell'ambito della raccolta rifiuti e delle bonifiche. "Questa indagine prova quanto sia facile eludere la normativa sulla certificazione antimafia. Lo stesso figlio di Giosafatto Molluso (già condannato per associazione mafiosa, ndr) - ha detto Dolci - si presenta sul cantiere relativo alla realizzazione della nuova Questura di Monza, e si presenta a nome della Ecol Service, perché è iscritta nella white list.
Questo gli consente di aggiudicarsi commesse". "Poche settimane fa - ha aggiunto Dolci - la Dda di Catanzaro ha trasmesso intercettazioni ambientali significative, che riguardano dei cantiere. Uno in particolare riguarda 'Metropolitana milanese' e una commessa che si è aggiudicata una grossa impresa. Qui un dipendente riceve disposizioni di interfacciarsi con la famiglia Molluso". E infine: "La ditta di D'Alfonso assumeva dipendenti indicati dalle famiglie calabresi, alcuni dei quali con gravi precedenti penali. D'Alfonso finanziava ove richiesto la famiglia Molluso, finanziando soggetti appartenenti alla 'ndrangheta. Era perfettamente consapevole di chi fossero i loro interlocutori".