MILANO, 08 MAGGIO - Nei primi interrogatori di stamani nel carcere milanese di San Vittore, quattro degli indagati finiti in carcere nella maxi inchiesta della Dda milanese con al centro tangenti, appalti pilotati e finanziamenti illeciti, hanno deciso di non rispondere al gip di Milano Raffaella Mascarino. Tra loro Alessandro Petrone, ormai ex assessore all'Urbanistica ed Ambiente del Comune di Gallarate (Varese) e ritenuto il "braccio destro di Gioacchino Caianiello, sul versante amministrativo ed istituzionale del Comune di Gallarate". Nel pomeriggio saranno ascoltati gli arrestati che sono detenuti a Opera, tra cui lo stesso Caianiello, e il candidato alle Europee di FI Pietro Tatarella.
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