Tangenti post terremoto, Riga si dimette. Cialente: mi sento tradito
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
L’AQUILA, 8 GENNAIO 2014 – È scattata oggi l’operazione denominata “Do ut Des” che ha portato agli arresti domiciliari quattro persone su otto indagati nell’inchiesta lanciata dalla Repubblica de L’Aquila: tra questi anche il vicesindaco del capoluogo, Roberto Riga, all’epoca dei fatti assessore all’urbanistica che oggi ha dato le sue dimissioni.
Secondo quanto emerso dalle indagini dei quaranta agenti della polizia coinvolti, le presunte tangenti sono di 500 mila euro, mentre è stata accertata l’appropriazione indebita, da parte di alcuni indagati, di un 1 milione e 268 euro per il pagamento di alcuni lavori; tramite le intercettazioni, ambientali e telefoniche, gli inquirenti hanno evidenziato un vero e proprio sistema corruttivo che coinvolgeva alcuni imprenditori che, per aggiudicarsi gli appalti, pagavano in denaro o attraverso dei m.a.p (moduli abitativi provvisori) i funzionari pubblici. [MORE]
‹‹Un fulmine a ciel sereno›› commenta Riga, in seguito all’accusa di coinvolgimento nella vicenda ‹‹Confido nella magistratura, che faccia il suo corso, fornirò elementi per mettere in evidenza la mia piena estraneità››. Ciò nonostante il vicesindaco ha dato oggi le sue dimissioni, affermando ‹‹mi tiro da parte come ruolo di vice sindaco e assessore perché vorrei lasciare tranquilla l’amministrazione comunale, il sindaco e la Giunta senza avere dubbi sulla propria attività››.
Tuttavia Riga non è l’unico personaggio in vista indagato, ma tra gli otto indiziati spuntano anche i nomi di: Pierluigi Tancredi, attuale dirigente dell’ Asl 1 che all’epoca dei fatti era consigliere comunale delegato per il recupero e la salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio; Vladimiro Placidi, assessore comunale alla Ricostruzione dei beni culturali dopo il terremoto nel primo mandato di Cialente; Daniela Sibilla, dipendente del Consorzio beni culturali, già ai domiciliari con Pasqualino Macera, all’epoca responsabile Centro – Italia della Mercatone S.p.a. Tra gli altri: Mario Di Gregorio, direttore del settore Ricostruzione pubblica e patrimonio del Comune de L’Aquila, all’epoca responsabile dell’ufficio Ricostruzione; Fabrizio Menestò, all’epoca direttore e progettista dei lavori per le opere provvisionali di messa in sicurezza di palazzo Carli dell’università de L’Aquila e Daniele Lago, di Bassano del Grappa, aggiudicatario di alcuni appalti.
‹‹Sto malissimo, mi sento tradito›› commenta amareggiato il sindaco Massimo Cialente ‹‹perché ho sempre raccomandato a tutti la massima trasparenza e il rispetto della legge››. Cialente, alla luce dei fatti, confida di aver scelto Placidi per le sue grandi capacità tecniche e perché lo riteneva il migliore sul campo, mentre in Tancredi aveva visto un consigliare comunale d’opposizione, prima delle sue dimissioni e la decisione di lavorare per ricostruzione e la ricerca degli appalti. Quanto agli altri non si pronuncia e ammette di conoscere solo Sibilla come collaboratrice di Tancredi.
Erica Benedettelli
[immagine da ilmessaggero]