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MILANO, 06 APRILE 2012- Secondo gl'inquirenti, il farmacista milanese Luigi Fontana, 64 anni, sarebbe stato avvelenato con una massiccia dose di cianuro a causa di un debito da 200 mila euro che, con il passare del tempo, per il 50enne Gianfranco Bona, titolare di una ditta di autotrasporti con sede in via Novara 70, stessa zona di Milano in cui si trova la Farmacia Barocco,era diventato difficile da onorare.
Così, Bona ha pensato di "eliminare" il problema alla fonte, condannando a morte il povero farmacista, putroppo in coma irreversibile, che gli aveva prestato la somma di denaro, per consentirgli di far fronte alle difficoltà economiche legate alla crisi. [MORE]
L'uomo, fermato dalla polizia, ha confessato tutto. "Ho ordinato gli aperitivi al bar e lungo il tragitto - dal bar Valdagno alla farmacia ci sono sette passi, ndr - ho versato nel Crodino una boccetta di cianuro", ha detto Bona agl'agenti, aggiungendo che, "Ho perso la testa. Avevo anche pensato di suicidarmi."
(Fonte e Fotogramma: La Repubblica)
Rosy Merola