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BRUXELLES, 21 luglio 2011- Vertice straordiario dei 17 Paesi dell'eurozona, riunitisi oggi a Bruxelles , per cercare di trovare una soluzione per salvare la Grecia, bloccare il rischio di contagio ad altri Paesi e per salvaguardare il futuro della moneta unica europea. Dopo 7 ore di colloquio notturno tra la cancelliera Merkel e il presidente francese Sarkozy, i due sono riusciti a trovare una posizione comune con cui si sono presentati al suddetto vertice.[MORE]
Alla riunione, tra gli altri, hanno preso parte anche il nuovo direttore generale dell'Fmi Christine Lagarde e il presidente della Bce. Il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker ha sottolineato la necessità di trovare una soluzione oggi, ribadendo che «non è in pericolo l'euro», perchè «è un problema greco».Tuttavia, per Juncker è di vitale importanza fare tutto il possibile per evitare un default selettivo, l'opzione più probabile che i leader europei hanno in serbo per la crisi della Grecia.
Il concetto di “default selettivo” si può dire trovi la sua origine nella terminologia usata da Standard & Poor's nella sua scala di rating. Infatti troviamo il giudizio'SD' (selective default) che corrisponde ad una situazione in cui uno Stato debitore decide di non adempiere ad una specifica emissione di titoli, o classe di obbligazioni, ma che continuerà a rispettare le obbligazioni su altre emissioni o classi di obbligazioni in maniera puntuale. In pratica è un defoult selettivo, in quanto circoscritto ad alcuni titoli e per un certo periodo di tempo. Tuttavia, la scelta di una soluzione del genere, farebbe lo stesso scattare tra le agenzie di rating il giudizio di default, aumentando il rischio del così temuto effetto domino del contagio verso gli altri paesi dell’Eurozona.
Nella bozza del vertice si parla di un 'Piano Marshall' con i fondi strutturali Ue una "strategia onnicomprensiva per crescita e investimenti in Grecia", volto a rilanciare la crescita e la competitività della Grecia. La bozza spiega anche le modalità di partecipazioni del settore privato con "mix di opzioni" consistente in uno "scambio di bond, roll-over e buyback" a "condizioni di prestito paragonabili al sostegno pubblico con rafforzamento del credito".
Inoltre si è "deciso di allungare al massimo possibile le maturità dei prestiti dell'Efsf dagli attuali 7 anni e mezzo a un minimo di 15 anni" e di "fornire i prestiti dell'Efsf a tassi di prestito equivalenti a quelli della Facility della Bilancia dei pagamenti, attualmente attorno al 3,5% senza scendere al di sotto dei costi di finanziamento dell'Efsf".
Reazioni positive da parte dei mercati finanziari a seguito delle indiscrezioni del summit : i rendimenti dei titoli di Stato dei paesi più esposti sono crollati. Quello più evidente è il calo subito dallo spread dei Btip italiani a 10 anni rispetto agli equivalenti Bund tedeschi: il differenziale di rendimento è sceso di oltre 35 punti, a quota 247 punti, con un calo del 12,7% rispetto all'apertura.
Nella bozza di conclusioni si legge anche un commento sulla monovra economica italiana, «Apprezziamo la recente manovra italiana che porterà il deficit sotto il 3% nel 2012 e il pareggio nel 2014».
Ciò a contribuito, dopo diverse giornate difficili, a far chiude Piazza Affari in forte rialzo +3,76%
Rosy Merola