Studenti, cortei in piazza contro la crisi
Cronaca Lazio

Studenti, cortei in piazza contro la crisi

giovedì 17 novembre, 2011

MILANO, 17 NOVEMBRE 2011 – Manifestazioni e cortei per la Giornata mondiale dello studente in 60 città italiane. A Milano risse tra manifestanti e scontri con la polizia.[MORE]

Il 17 novembre 1939, durante l'occupazione nazista di Praga, il funerale di uno studente ucciso si trasformò in una gigantesca manifestazione e 1.200 studenti furono arrestati e deportati nei lager. Da qui la decisione di scegliere questo giorno per la Giornata dello studente.

E i manifestanti si fanno sentire anche nel nostro paese. Lo scopo è «denunciare ancora una volta la drammatica situazione in cui versa l'istruzione e la condizione giovanile nel nostro Paese e delineare quello che secondo noi deve essere il percorso di rilancio di un'intera generazione e di tutta l'Italia», dicono gli studenti.

A Milano è rissa tra due gruppi di manifestanti, storicamente in lotta tra loro, i Corsari e il Cantiere. In corso Italia angolo via Molino delle Armi il cordone delle forze dell'ordine si è schierato per impedire ai manifestanti di raggiungere l'università Bocconi per esprimere, come annunciato in precedenza ma senza il permesso della Questura, la loro contrarietà al «governo dei banchieri» guidato dal professore bocconiano Mario Monti. Sulle vetrine della filiale di Intesa San Paolo alcuni studenti mascherati come il personaggio «V» hanno infatti disegnato l'iniziale di Vendetta per esprimere la loro contrarietà alle politiche del governo e alla speculazione dei mercati. I ragazzi hanno poi lanciato fumogeni contro le forze dell'ordine, e queste hanno reagito con alcune brevi cariche.

A Roma manifestazione non autorizzata dei licei. Studenti di Mamiani, Tacito, Talete, Virgilio e Caravillani si sono dati appuntamento a viale Giulio Cesare per partire verso l'università La Sapienza e unirsi alla manifestazione principale degli universitari che poi raggiungeranno i Cobas in piazza della Repubblica.
A Torino gli studenti hanno lasciato un mazzo di crisantemi davanti all'Unione industriale. Scontri anche a Palermo e si potrebbero elencare molte altre città come Padova, Pavia, Brescia, Bologna, Parma, Ancona, Ascoli, Grosseto, Arezzo, Firenze, Lucca, Perugia, Frosinone, L'Aquila, Teramo, Potenza, Matera, Napoli, Barletta, Caltanissetta, Catania e Cagliari.

«Sono stati comunicati i nuovi ministri del prossimo governo Monti e, se da una parte come studenti gioiamo della fine del governo Berlusconi e dei disastri del ministro Gelmini, non vogliamo abbassare la guardia ma anzi, nell'apprendere il nome del nuovo ministro all'istruzione Francesco Profumo, indicare a lui e al governo quali secondo noi siamo le priorità per far ripartire istruzione e il nostro Paese. Chiediamo prima di tutto di investire sull'istruzione, chiudere definitivamente l'era dei tagli indiscriminati e trasversali, che hanno distrutto le scuole e le università in questi anni, rimettere al centro il ruolo dei saper per costruire veramente una società basata sulla conoscenza»,dicono gli studenti della rete e dell'Udu .

Questo il messaggio di fondo che guida tutte le manifestazioni degli studenti italiani: il nuovo governo deve tenere conto dei giovani e delle loro esigenze, nella scuola, nelle università e nel lavoro.

Marika Di Cristina
 


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