Strage del Bardo, Touil: "Sono innocente"

venerdì 22 maggio, 2015

MILANO, 22 MAGGIO 2015 – “Sono innocente, non c’entro nulla, non mi spiego come questo errore sia potuto accadere”: così avrebbe risposto agli interrogatori dei pm milanesi Abdel Majid Touil, il ventiduenne marocchino arrestato per il presunto coinvolgimento nella strage del museo del Bardo. Il giovane avrebbe anche sostenuto di essere sempre rimasto in Italia, dove sarebbe arrivato per ricongiungersi con la famiglia. Questa dichiarazione apparirebbe compatibile con quelle degli insegnati della scuola di italiano frequentata da Touil, che hanno accertato la sua presenza nei giorni del 16 e del 19 marzo.

Al momento, il giovane si trova nel carcere di Opera, in una cella di massima sicurezza. “Perché sono qui? Non capisco, non ho fatto nulla”, starebbe ripetendo Touil da quando è stato trasportato in prigione. L’avvocato difensore, Silvia Fiorentino, lo avrebbe trovato “provato e spaventato”.[MORE]

Ad occuparsi della vicenda, ora, è arrivata anche la procura di Roma. La richiesta, da parte della Tunisia, potrebbe essere quella dell’estradizione anche se, per il momento, è stato presentato esclusivamente un mandato di cattura internazionale. “Abbiamo eseguito un mandato di arresto internazionale sulla base di indagini svolte in un altro Paese”, ha spiegato il ministro dell’Interno Alfano, sottolineando come “un mandato di arresto internazionale” non sia “competenza italiana”. Se restano dei forti dubbi che Touil potesse essere materialmente presente nel giorno dell’attentato – come invece sostiene la Tunisia, secondo cui il ragazzo avrebbe incontrato i due terroristi Yassine Laabidi e Jabeur Khachnaoui – non è da escludere l’ipotesi di un coinvolgimento indiretto nella preparazione, sia a livello logistico che nella fornitura di armi.

(foto: si24.it)

Sara Svolacchia

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