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- Lamezia Terme (Catanzaro), 21 set. - Si e' presentato in aula questa mattina Chafik El Ketani, il marocchino 21enne che il 5 dicembre dello scorso anno ha travolto e ucciso otto ciclisti a Lamezia Terme. Oggi infatti ha preso il via il processo che vede indagato per omicidio il giovane marocchino, anche se dopo la costituzione delle parti civili dei familiari delle vittime il processo e' stato rinviato al prossimo 14 ottobre per la discussione.[MORE] Anche il Comune di Lamezia Terme aveva chiesto di essere ammesso come parte civile ma il giudice dell'udienza preliminare ha rigettato la richiesta. Il giovane, che si trova ai domiciliari, ha ucciso otto cicloamatori lungo la statale 18, nei pressi di localita' Marinella, e ne ha ferito due. In particolare, nell'incidente morirono Rosario Perri; Francesco Stranges; Vinicio Pottin; Giovanni Cannizzaro; Pasquale De Luca, Fortunato Bernardi e Domenico Palazzo. L'ottavo ciclista deceduto e' Domenico Stranges, morto dopo due mesi di agonia nell'ospedale di Cosenza. "Chiedo giustizia, non solo per me, ma soprattutto per le famiglie delle vittime che rivivono quei momenti tristi. Per loro oggi e' un tornare indietro nel tempo, e' un nuovo 5 dicembre". Lo ha detto l'avvocato Fabio Davoli, uno dei sopravvissuti alla strage dei ciclisti del 5 dicembre scorso a Lamezia Terme, che questa mattina si e' presentato in aula al processo contro il marocchino che ha provocato la strage. "Sembrerebbe che abbia chiesto perdono - ha commentato Davoli - ma solo Dio glielo puo' dare e mi auguro che glielo dia. Mi auguro che le famiglie delle vittime abbiano quella giustizia che si meritano per quello che hanno sofferto. E' difficile dimenticare. Ho parlato con la moglie di una delle vittime ed e' molto difficile mandare avanti una famiglia da soli, senza l'appoggio cosi' importante del capofamiglia, di una guida sia per i figli piccoli, ma anche per quelli grandi, per i quali erano sempre un punto di riferimento".