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BARI - Il gup del Tribunale di Bari Roberto Oliveri del Castillo ha condannato a trent'anni di reclusione Savino Berardi, venticinque anni, con l’accusa di aver posizionato l'ordigno che causò la morte del calciatore Domenico Martimucci.[MORE]
All’epoca dei fatti, il 5 marzo 2015, il giovane di ventisette anni si trovava in una sala giochi di Altamura dov’è avvenuta l’esplosione che gli ha provocato ferite tali da rimanere in coma per circa cinque mesi, dopo i quali è deceduto. La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato.
Berardi era imputato per strage aggravata dal metodo mafioso, omicidio volontario, sette tentati omicidi, porto e detenzione di esplosivi. Secondo l'accusa il movente sarebbe stato la ritorsione di esponenti del clan mafioso locale D'Ambrosio per la gestione delle slot machine nei locali della Murgia barese.
Il giudice ha condannato Berardi anche al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili: le due sorelle e i genitori di Martimucci, alcuni dei ragazzi feriti la notte dell'esplosione, Regione Puglia e Comune di Altamura. La prossima udienza è fissata per l’11 luglio e vedrà altri due imputati per la strage dinanzi alla Corte d'assise di Bari: Mario Dambrosio, fratello del defunto boss Bartolo, ritenuto il mandante dell'attentato, e Luciano Forte, ventun anni, probabile accompagnatore del sicario sul luogo dell’esplosione.
Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, fa sapere in una nota della sua soddisfazione in merito alla decisione del giudice, e ricorda che "il 70 per cento delle oltre 900 famiglie delle vittime innocenti di mafia in Italia aspetta ancora di conoscere la verità e di ottenere giustizia.
I responsabili, in questo caso, sono stati individuati, processati e oggi condannati. La mia gratitudine alla magistratura e al comando provinciale di Bari dei carabinieri per il lavoro svolto in tempi celeri e con tanta efficacia. Questo è il primo processo di mafia in cui la Regione Puglia si è costituita parte civile".
Luna Isabella
(foto da campanianotizie.com)