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MILANO, 3 MAGGIO 2014 - È emergenza profughi nella Stazione Centrale di Milano. Gli sbarchi avvenuti nei giorni scorsi in Sicilia hanno condotto nel territorio italiano, e di conseguenza europeo, migliaia di immigrati, per lo più siriani.
Il capoluogo lombardo, per la gran parte dei profughi che non vogliono restare in Italia, rappresenta la porta d’Europa, il punto nevralgico dal quale è possibile intraprendere l’ennesimo viaggio al fine di raggiungere la Francia o la Germania, o comunque altri paesi del Nord Europa.
È così che la Stazione Centrale, negli ultimi giorni, è diventata l’emblema di un’emergenza infinita che nessuno sembra voler davvero risolvere. Sia governo nazionale che governo europeo vivono nel silenzio quella che è una crisi umanitaria sempre più straripante. Nella città di Milano i centri di accoglienza sono al limite dell’implosione e per i circa 300 profughi arrivati nelle ultime ore non c’è altro posto se non lo scalo ferroviario.
Da parte loro, Regione Lombardia e comune di Milano sono unanimi nel denunciare l’assenteismo del governo nazionale, come si evince anche dalle parole dell’assessore regionale all’Immigrazione, Simona Bordonali: «Abbiamo appreso dell’arrivo di questi extracomunitari da giornali e da fonti non ufficiali. Ritengo che sia davvero scandaloso che il Ministero dell’Interno e le Prefetture non informino la Regione in merito a ciò che sta succedendo e non coinvolga – ha aggiunto la Bordonali – i rappresentanti degli enti locali per risolvere la questione. Abbiamo chiesto più volte di partecipare ai tavoli decisionali, ma purtroppo non abbiamo ricevuto risposta».
Gli fa eco l’assessore comunale alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, il quale ha evidenziato quanto fatto fino ad ora dalla stessa amministrazione nel tentativo di arginare il più possibile l’emergenza profughi: «Il Comune di Milano, dal 18 ottobre, ha accolto 5000 cittadini siriani di cui oltre 130 bambini provenienti dalla guerra. In queste notti – ha aggiunto Majorino – ne stiamo accogliendo circa 500. Il governo e il ministro Alfano si diano una mossa per evitare che la città di Milano sia nei fatti l’unico territorio dove si compie un’azione di solidarietà che non può stare tutta sulle spalle del Comune».
Sulla questione è intervenuto anche il portavoce di Unicef Italia, Andrea Iacomini: «L’appello del Comune di Milano al governo affinché intervenga per il risolvere il problema dei siriani presenti alla stazione centrale di Milano in queste ore non è da sottovalutare. In stazione – continua Iacomini – ci sono intere famiglie alla mercé degli scafisti a quattro ruote che chiedono cifre esorbitanti per treni e macchine per portarli in Germania o in Svezia».
Una crisi nella crisi, dunque, che aggrava una situazione già disperata. Nella mattinata di oggi è da registrare, presso la stazione, la breve visita del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, il quale sul suo profilo facebook ha poi commentato: «Bivacco in centro a Milano. Renzi e Alfano, vergognatevi. Pisapia assente». Salvini ha anche attaccato l’amministrazione comunale: «Il Comune di Milano, visto che è tanto solidale e rapido, si dia una sveglia. È questo il biglietto da visita di Milano per Expo 2015? Ditemi se i bambini devono stare in queste condizioni». Immediata la replica dell’assessore Majorino: «L’ultima persona al mondo che può darci una lezione di come organizzare l’accoglienza nella città di Milano si chiama Matteo Salvini, che è a caccia di qualche voto in più e che dovrebbe tacere, invece che occuparsi dei bambini siriani di cui si è accorto oggi».[MORE]
Lo stesso Majorino, dal suo profilo face book, ha scritto: «Matteo Salvini è veramente un infame. Si è fatto un giretto elettorale in Stazione e si è accorto dei siriani. E chiede cosa fa il Comune. Lui. Ecco gente così stia zitta. Dal 18 ottobre abbiamo accolto 5000 persone. 1300 sono bambini. Lo abbiamo fatto con le associazioni e da soli. Senza che Regione e i due governi ci aiutassero. In queste ore stiamo accogliendo quasi 500 persone e diverse decine che non hanno trovato posto stanno comunque ricevendo assistenza (grazie ai volontari) in Centrale. Stiamo chiedendo la possibilità di allestire un posto permanente in Stazione, aggiuntivo. Chiediamo allo Stato di esistere e ai leghisti di tacere».
(Immagine da milano.repubblica.it)
Giovanni Maria Elia