Stabilità, dubbi dei tecnici di Camera e Senato sull'addio alla Tasi: meno risorse ai Comuni
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ROMA, 2 NOVEMBRE 2015 - Allerta dei tecnici di Camera e Senato su alcune misure previste dal governo nella legge di Stabilità. Nel mirino è finita in particolare l’abolizione della Tasi. Eliminare Tasi e Imu agricola e compensarle con l'aumento del fondo di solidarietà comunale "può determinare un irrigidimento dei bilanci in quanto si limita la possibilità di manovra dei comuni a valere sulle proprie entrate a scapito della voce maggiormente rigida e fissa del fondo in esame", si legge nel dossier del Servizio Bilancio di Camera e Senato sul disegno di legge della Stabilità, che viene affrontato in commissioni Bilancio congiunte. [MORE]
Perplessità anche per "l'ulteriore decremento" nel 2016 dei fondi per la sanità, già ridotti quest'anno rispetto a quanto previsto in origine, che "potrebbe creare tensioni lungo tale linea di finanziamento", anche se "la centralizzazione degli acquisti" dovrebbe "facilitare il conseguimento di risparmi". Ancora nel dossier si chiede" una valutazione del Governo in merito alla effettiva praticabilità" dei tagli per le Regioni che secondo i tecnici ammonteranno nel triennio 2017-2019 a oltre 17 miliardi di euro.
I tecnici chiedono inoltre chiarimenti sulla verifica dell'entità del gettito atteso dall'introduzione del canone Rai in bolletta elettrica così come dati aggiornati in tema di evasione/adempimento e morosità con riferimento sia al pagamento del canone sia a quello delle utenze elettriche.
Sulle pensioni, in particolare sulla possibilità di accedere a un part-time per i lavoratori che maturino i requisiti per la pensione entro il 2018, dal dossier non arrivano richiami, ma una stima di quel che potrebbe essere l'impatto: viste le risorse stanziate con la legge di Stabilità,"sulla base di una retribuzione lorda ai fini previdenziali di 24.000 euro e di un part-time al 50% il beneficio potrebbe riguardare circa 30.000 lavoratori, nell'anno di massima esposizione finanziaria e con utilizzo per l'intero anno della misura".
Sui contratti della Pa che hanno fatto arrabbiare i sindacati, per i tecnici sarebbe opportuno avere "adeguate rassicurazioni sulla effettiva e piena sostenibilità dell'irrigidimento" del turnover, visto che "negli anni più recenti le amministrazioni hanno subito già un blocco drastico dei reclutamenti che potrebbe averle già messe nella condizione di non poter assicurare i livelli minimi di servizio".
Infine il dossier sottolinea che sulla tracciabilità dei pagamenti e sull’aumento del tetto dei pagamenti in contante da 1.000 a 3.000 euro si registrano molteplici interventi "nel breve periodo" che puntano "in direzioni talvolta contrapposte". I tecnici, proprio sulla base di queste osservazioni, spiegano che "in assenza di valutazioni specifiche nella relazione tecnica in merito all'impatto finanziario della misura non appare allo stato possibile formulare valutazioni precise e fondate su analisi univoche ed incontrovertibili in merito alle conseguenze della misura in esame sui saldi di finanza pubblica".
Tiziano Rugi