Squinzi: «Su caso Grecia demoralizzante Italia fuori dai giochi»
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MILANO, 13 GIUGNO 2015 - «Non trovo giusta questa diarchia Merkel-Hollande e mi auguro che alla fine si ritorni nella giusta considerazione verso il nostro Paese». E’ quanto sostenuto da Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria. A margine della visita ad Expo del presidente del Senato, Piero Grasso, Squinzi è tornato sui temi caldi della politica estera, in particolare sul caso Grexit. «E’ demoralizzante vedere che quando fanno i vertici che contano non ci invitano più». Questa la triste constatazione del numero uno degli industriali, prendendo atto di come a sedere su quei tavoli vi siano nazioni che hanno più di un problema con i conti e più in generale con un andamento economico piuttosto altalenante. [MORE]
Riferimento non casuale, che come anticipato, punta il dito contro la Francia di Hollande ed indirettamente, contro la debole consistenza italiana su un tema vitale dal punto di vista comunitario. Squinzi si è chiesto, come sia possibile, proprio perché a conoscenza della situazione economica e politica francese, che il tavolo delle trattative su un accordo con Atene non contempli il Governo Renzi e lasci nelle mani di Francia e Germania l’intera vicenda.
Capitolo migranti. Nella giornata di ieri, Squinzi si era invece così espresso sul tema dei migranti e delle recenti dichiarazioni di alcuni governatori del Nord Italia: «Non si possono lasciare prendere decisioni in materia di immigrazione ai governatori delle Regioni». Un’emergenza che dunque dovrà partire dall’apparato centrale, per poi sfociare in Europa. Bocciate, così, le “provocazioni” partite dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni e che avevano trovato appoggio nei governatori di Veneto e Liguria, Zaia e Toti.
foto da oipamagazine.it
Cosimo Cataleta