Squinzi, lancia monito: «Rischiamo il commissariamento dall'Europa». Fitch: «Italia rischio rating»
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MILANO, 30 SETTEMBRE 2013 – Il giorno dopo il caos generato dall’apertura della crisi, usa toni preoccupanti il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: «Mi auguro che tutta questa instabilità non porti a una precettazione da parte dell'Europa e a una gestione commissariale». Dal convegno "Growth summit Italia: perché il paese può farcela", organizzato Squinzi aggiunge: «Ho visto stamani che i mercati stanno fibrillando sia in termini di quotazione in borsa sia di spread. Mi auguro che i mercati finanziari tengano e che il nostro Paese non venga ulteriormente penalizzato. Mi auguro che tutta questa instabilità non porti a una precettazione del nostro Paese da parte dell'Europa, una gestione commissariale».
Per il presidente di Confindustria: «Di fronte a questa crisi di governo è fondamentale che venga realizzato il decreto per la legge di stabilità con le decisioni giuste che noi abbiamo già indicato al governo Letta. Mi auguro che alla fine il buon senso e il senso di responsabilità prevalgano da parte di chi governa». Per Squinzi, inoltre: «Ciò che conta sono i risultati. L'importante è che il Paese tenga e che tengano i mercati finanziari, che il nostro Paese non venga ulteriormente penalizzato. Non vorrei che ci ritrovassimo nella situazione di ottobre 2011».
Intanto, si è fatta anche sentire l’azienda di rating Fitch, affermando che: «Il possibile collasso della coalizione di governo in Italia mette a rischio gli obiettivi di politica fiscale e crea incertezza in una fase cruciale, nella quale la legge di bilancio 2014 dovrebbe essere portata a termine, una prolungata incertezza sulle politiche economiche e fiscali, una minore fiducia nel calo del debito nel 2014 e il mancato rispetto della norma costituzionale del pareggio di bilancio sono potenziali fattori che pesano sul rating BBB+ con outlook negativo».
Rosy Merola [MORE]