Spoleto: Visita pastorale alle parrocchie della città, tra realtà industriale e istituzionale
Cronaca Umbria

Spoleto: Visita pastorale alle parrocchie della città, tra realtà industriale e istituzionale

venerdì 9 maggio, 2014

SPOLETO (PG), 9 MAGGIO 2014 – Nelle giornate di giovedì 8 e venerdì 9 maggio l’arcivescovo mons. Renato Boccardo, nell’ambito della Visita pastorale alle comunità cristiane della città di Spoleto, ha incontrato due significative realtà di Spoleto, una industriale e una istituzionale: la Italmatch Chemicals e il Tribunale.

Al primo appuntamento, nel pomeriggio dell’8 maggio, è stato accompagnato da padre Randy Beniga Tibayan, OAD, parroco di S. Rita, nel cui territorio ricade l’azienda. L’ingegner Maurizio Fraschini, direttore dello stabilimento, dopo aver ringraziato l’Arcivescovo per questa visita definita “storica” e con pochissimi precedenti, ha illustrato all’ospite le origini, lo sviluppo e lo stato attuale della Italmatch Chemicals che produce, prevalentemente, derivati inorganici del fosforo giallo. La società – è stato spiegato -, che iniziò ad operare con il marchio SAFED e poi SAFFA, avviò la produzione di solfuri di fosforo negli anni ’30 del ‘900; in particolare la produzione del pentasolfuro di fosforo (usato prevalentemente come materiale di partenza per preparare additivi per lubrificanti e nella produzione di insetticidi) ebbe inizio negli anni ‘50 e venne poi trasformata da discontinua a continua negli anni ’80 del medesimo secolo.

Attualmente l’Italmatch è una delle principali aziende europee ed azienda leader mondiale nella lavorazione dei derivati del fosforo e detiene da oltre 40 anni il know-how impiantistico necessario. Sono stati, inoltre, messi a punto nuovi prodotti (denominati Phoslite) nel settore della ritardanza di fiamma: questi prodotti sono presenti, ad esempio, nei tappetini e nelle parti plastiche delle automobili, nei sedili degli stadi e in tutto ciò che è facilmente infiammabile.

A mons. Boccardo è stato illustrato anche il progetto, in fase di realizzazione, di adeguamento degli edifici alle vigenti normative sismiche e di potenziamento degli impianti per l’abbattimento degli odori percepiti all’esterno. In totale, tra dipendenti diretti dell’azienda e le persone dell’indotto, vi lavorano tra le 150 e le 170 persone. Dal 2011 ad oggi sono state assunte sei unità lavorative. La crisi economica, hanno spiegato, non è stata risentita particolarmente dalla Italmatch, sia perché i suoi prodotti sono posizionati in più mercati internazionali (al calare di uno c’è l’altro) e sia perché a produrre pentasolfuro sono solo sei/sette aziende in tutto il mondo. «Sono due anni che sto compiendo la Visita pastorale alle parrocchie della Diocesi – ha detto mons. Boccardo – ed è la prima volta che sento dire che un’azienda non ha risentito della crisi e questo è un segnale di speranza per il nostro territorio. Grazie anche perché fate conoscere il “nome” Spoleto in giro per il mondo».

Il direttore di stabilimento, ing. Fraschini, ha chiesto al Vescovo una dedica a ricordo di questa visita sul libro scritto dallo stesso Presule “Il «mio» Giovanni Paolo II”. «Lo conserveremo – ha detto Fraschini – come cimelio della nostra biblioteca». Dopo questo momento illustrativo, mons. Boccardo ha incontrato i lavoratori (quelli che non erano in turno sono appositamente tornati): «Mi è stato spiegato – ha detto – che questa azienda è leader mondiale nel suo settore. Ciò è dovuto alla proprietà e alla dirigenza che hanno saputo fare delle scelte lungimiranti. Ma senza la vostra professionalità e la vostra passione si sarebbe potuto realizzare ben poco». Un lungo applauso, strette di mano, foto di gruppo tra Vescovo, dirigenza e dipendenti, qualche selfie (autoscatto) col telefonino tra i dipendenti e mons. Boccardo hanno preceduto la visita ai vari reparti dell’azienda.[MORE]

La mattina di venerdì 9 maggio, invece, l’Arcivescovo si è recato in visita al Tribunale, accompagnato da mons. Luigi Piccioli, vicario generale e parroco del Duomo e di S. Gregorio, e da don Edoardo Rossi, parroco dei Santi Pietro e Paolo. Al suo arrivo il Presule è stato accolto e salutato dal presidente del Tribunale Emilia Bellina nel suo studio privato. Poi, il trasferimento nell’aula delle udienze penali, l’ex aula della Corte d’Assise, la più prestigiosa del Tribunale.

Ad attendere l’Arcivescovo c’erano il Procuratore della Repubblica di Spoleto, Gennaro Iannarone, i Magistrati, il Presidente e i membri del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Spoleto, vari avvocati e il personale del Tribunale. «Sono onorata di accoglierla in questo nostro Tribunale», ha detto la Bellina nel saluto ufficiale a mons. Boccardo. «Questo luogo sta vivendo la seconda vita grazie all’aggregazione dei territori di Foligno e di Todi: ciò ci consente di essere il Tribunale punto di riferimento per l’Umbria di mezzo. Questo incremento è una nuova sollecitazione all’efficienza e alla qualità, che riusciamo a garantire con ottimi Magistrati e qualificato personale. La sua presenza e la sua autorità morale ci confortano molto».

Poi, sono intervenuti il Procuratore della Repubblica Iannarone e il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Spoleto Paolo Feliziani: entrambi hanno ringraziato il Presule per l’attenzione e la sensibilità mostrate con questa visita al Tribunale. «Sono qui con piacere – ha detto mons. Boccardo – per dirvi grazie per il servizio al bene comune, spesso poco conosciuto e apprezzato, che da questa “casa” ogni giorno si propaga su tutto il nostro territorio. Il vostro lavoro è orientato a mettere in luce il vero e il bene. Fare verità, lo sappiamo, è impresa ardua, ma fondamentale per edificare la pace, la dignità e il rispetto, per ritrovare uno stile di vita più umano, per affrontare la vita con determinazione, coraggio e sano realismo. Vale la pena – ha concluso l’Arcivescovo - impegnarsi per il bene della gente e per rendere questo nostro mondo più bello».


(notizia segnalata da Francesco Carlini – Ufficio Stampa diocesano, Arcidiocesi di Spoleto-Norcia)

(Foto: Italmatch - visita stabilimento)


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