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MADRID, 21 DICEMBRE 2013 - Contestata in Spagna la nuova legge sull'aborto, che limita il diritto delle donne di ricorrere all'interruzione della gravidanza entro le 14 settimane. Il pacchetto di legge dovrà essere approvato dal Parlamento, forte comunque della maggioranza del Partito popolare di Mariano Rajoy. La proposta prevede la depenalizzazione solo in caso di stupro, o nel caso in cui la gravidanza possa rappresentare un rischio per la salute della madre. Le misure non fanno esplicito riferimento alla malformazione del feto, e abroga la legge Zapatero del 2010, ritornando al sistema precedente degli anni '80. A tutti i medici sarà riconosciuta l'obiezione di coscienza, e per abortire sarà necessaria l'autorizzazione di due medici interni all'ospedale. Le minorenni avranno bisogno del permesso dei genitori e di essere accompagnate.
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Spaccata l'opinione pubblica, tra le associazioni dei diritti delle donne e dei medici, che si sono opposte fermamente alla legge, e le associazioni pro-vita, che accusano la legge di essere troppo permissiva.
Foto: internazionale.it
Dino Buonaiuto