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MILANO, 7 OTTOBRE 2014 - Giovane, a volto scoperto e con addosso un giaccone. Questo il riquadro di colui che, con un spray bianco, ha imbrattato volgarmente, nella notte tra mercoledì e giovedì, l’ingresso principale del Duomo di Milano.
Le indagini, affidate all’esperto pm Elio Ramondini, si stanno concentrando sulle immagini registrate dalle numerose telecamere presenti in piazza Duomo. L’ora del misfatto sarebbe intorno alle 5 del mattino. Dalle notizie trapelate, sembra che il giovane era del tutto incurante del fatto che qualcuno potesse vederlo. Lasciata con tutta calma l’ignobile scritta sui bassi rilievi presenti sulla «Porta Maria» si sarebbe allontanato in piena tranquillità.
Inquirenti e investigatori stanno esaminando adesso diversi filmati, ricavati anche dalle telecamere presenti nelle vie adiacenti al Duomo. L’ipotesi più accreditata è che si possa trattare di un ragazzo al di fuori di qualunque gang.[MORE]
D’altronde le indagini, come in precedenza accennato, sono affidate a Elio Ramondini, pm che più volte si è occupato di reati commessi da “writers di strada” incuranti della salvaguardia dei beni culturali presenti in città.
Sulla triste vicenda è intervenuto il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, che chiamato in causa sulle possibili norme da applicare al fine di prevenire episodi simili, ha affermato: "Sono atti di vandalismo. Ma l'ordine pubblico non è di competenza del mio ministero".
(Immagine da tgcom24.mediaset.it)
Giovanni Maria Elia
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