Smog a Bologna, Supersito rileva micropolveri straniere
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BOLOGNA, 8 FEBBRAIO 2012 – A lanciare l’allarme inquinamento è “Supersito”, il progetto ambientale emiliano – romagnolo e dell’Arpa che lavora in campo chimico, fisico e biologico sull’atmosfera e sugli eventuali rischi alla salute, che ha scoperto una caratteristica dell’aria nella città di Bologna che potrebbe condizionare in maniera significativa gli studi sull’aria e sulla salute.
Il progetto “Supersito” si occupa di analizzare solo micro polveri – particelle di dimensione inferiore ad un nanometro – e nell’ultima analisi si è scoperto che queste non provengono solo dal “bacino padano” ( il più vicino in linea d’aria) ma che l’atmosfera può percorrere grandi spostamenti portando con se particelle provenienti anche da paesi esteri, come per esempio i solfati che potrebbero provenire dall’ ex Jugoslavia o dalla Romania dove, di fatto, esistono centrali di carbone che producono queste particelle ed essere quindi state trascinate a Bologna con la grande nevicata del febbraio 2012. [MORE]
Il problema è proprio qui. Infatti nell’analisi dell’aria si sono riscontrati degli elementi base non si possono definire di certo buoni per la salute, come ioni, nitrati derivati dall’ossido di azoto e dalla combustione, solfati e ammonio prodotto dai lavori agricoli, oltre al carbonio elementare prodotto anch’esso dalla combustione dei motori; insomma un mix non certo felice per la salute, aggravato soprattutto da questa nuova scoperta sullo spostamento delle polveri che sta creando nuovi processi di “nucleazione” (formazioni di nuovi particelle).
Solo ulteriori studi dal parte di “Supersito” saranno in grado di dire quanto e quale impatto può avere sulla salute questa situazione e sarà il suo studio nei prossimi 23 anni, aiutato anche da CnrIsac, le università di Bologna, Ferrara, Helsinki e della Finlandia Orientale oltre che il meteo finlandese e il dipartimento di epistemologia del Lazio, a stabilirne l’entità e la rilevanza ambientale.
Nel frattempo, Legambiente propone, alla regione Emilia – Romagna, il “Manifesto per la qualità dell’aria” poiché ‹‹l’inquinamento atmosferico continua ad avere caratteristiche di una vera e propria emergenza sanitaria››; infatti il superamento limite di inquinanti consentiti dalla legge è permesso per un massimo di 35 volte, ma nella città di Bologna, solo nell’ultimo anno, si è superato di 73 volte.
Questa analisi ha condotto Legambiente a realizzare un Manifesto sensibilizzando così comuni e provincie ad una maggiore attenzione e tra le proposte: ridurre la mobilità con auto privata del 40%, aumentare le zone preferenziali, pedonali e al limite di 30 km/h, preferire le domeniche a piedi sviluppando queste buone usanze sin dalla tenera età elementare. Un progetto che sicuramente propone molti sacrifici a livello di mobilità, ma che potrebbe favorire un minore smog e quindi una migliore qualità della vita.
Erica Benedettelli
[immagine da stradafacendo.tgcom24.it]