Siria, il governo russo dichiara di aver annientato 600 miliziani dell'ISIS
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
MOSCA, 21 NOVEMBRE 2015 – Il ministro della difesa russo Serghej Shoigu ha annunciato ieri l'uccisione di oltre 600 jihadisti dell'ISIS a seguito degli attacchi dell'aviazione russa con missili da crociera lanciati dalle navi della flottiglia nel Mar Caspio: secondo le dichiarazioni del ministro, sono stati colpiti sette diversi obiettivi del gruppo con 18 missili, nelle aree delle città di Raqqa, Idlib e Aleppo. In generale, sono state effettuate più di 522 incursioni, con l'impiego di 101 missili e di 1.4000 tonnellatedi bombe; in tutto sono stati colpiti circa 826 obiettivi, compresi i pozzi di petrolio, fonte di sostentamento del gruppo terrorista.
[MORE]
“La Russia ha raddoppiato il numero di aerei utilizzati nei raid e nei bombardamenti in Siria, che ora sono 69”, ha spiegato Shoigu, “Abbiamo iniziato a organizzare l'interazione con le forze armate francesi secondo gli ordini di Putin. Escludiamo per ora attacchi di terra”. Nel frattempo il ministro degli esteri del Cremlino Lavrov ha fatto sapere di essersi messo in contatto con il segretario di stato americano John Kerry. I capi delle due diplomazie si sono resi disponibili ad avviare un dialogo per unire gli sforzi contro l'ISIS, oltre ad avviare trattative diplomatiche tra le autorità di Damasco e le forze di opposizione.
Putin ha esortato i vertici militari russi a tenere alto il livello dell'operazione in Siria: “Quanto fatto non è ancora abbastanza per liberare la Siria dai miliziani e dai terroristi e per proteggere la Russia da possibili attacchi terroristici”. Nel frattempo il governo libanese ha rifiutato la richiesta russa di deviare le rotte degli aerei civili dalle zone aeree di esercitazione russa: “Va contro i nostri interessi”, hanno dichiarato le autorità di Beirut.
Foto: italiapost.info
Dino Buonaiuto