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ASTANA, 22 GENNAIO - Domani, per la prima volta dopo sei anni, nella capitale del Kazakistan, ad Astana, si incontreranno le forze governative siriane ed i militanti ribelli delle fazioni più moderate. [MORE]
Le forze armate dei vari schieramenti sono ormai in lotta dal 2012 quando sull’onda della Primavera Araba le prime proteste iniziavano a svolgersi in Siria, per poi degenerare in una guerra civile. Le proteste avevano l'obiettivo di spingere alle dimissioni il presidente Bashar al-Assad. La crisi ha coinvolto i paesi confinanti e l'intera comunità internazionale a causa della posizione strategica della Siria e dei suoi legami internazionali.Sia l'Iran che l'Iraq cercano di mantenere un governo amico che permette di creare una macroregione sciita che arrivi fino al Libano. Sia combattenti iracheni che iraniani sono presenti a fianco dell'esercito regolare, insieme alle forze libanesi di Hezbollah.
Il fronte dei ribelli è invece sostenuto dalla Turchia, ma è probabile che ci sia un cambio di rotta dato l’avvicinamento tra Erdogan e la Russia. Sono soprattutto dai Paesi sunniti del Golfo a sostenere le forze ribelli, in particolare Arabia Saudita e Qatar che mirano a contrastare la presenza sciita in Medio Oriente. La tecnica delle monarchie del golfo, però, ha reso la situazione ancora più instabile poiché per raggiungere gli scopi prefissati, le due petro-monarchie non hanno esitato a sovvenzionare gruppi ribelli più radicali perdendone poi il controllo.
Il contesto siriano è uno tra i più complessi poiché presenta una disparità culturale ed etnica su tutto il territorio. In più ad aggravare la situazione vi è la presenza costante di forze ribelli estremiste di matrice islamica. Il vertice presenta però finalità differenti per le due fazioni: Bashar al-Assad vorrebbe giungere ad una amnistia in cambio della cessazione delle ostilità. Amnistia probabilmente basata sulla spartizione del territorio siriano in varie zone di influenza, in modo da accontentare le richieste di autonomia delle varie etnie presenti sul territorio. Per i ribelli, invece, questo incontro ha lo scopo di rendere più saldo il cessate il fuoco. Il vertice si compirà sotto l'egida di Russia e Turchia.
(fonte immagine agc communications news)
Caterina Apicella