Siria, attacco della coalizione Usa. Damasco: "aggressione odiosa"

Ilary Tiralongo
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Siria, attacco della coalizione Usa. Damasco: "aggressione odiosa"
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DAMASCO, 07 DICEMBRE 2015 - Il governo siriano ha denunciato l'aggressione, mediante raid aereo, perpetrata dalla coalizione a guida Usa nella zona orientale del Paese. Attacco che avrebbe causato la distruzione di mezzi bellici, la morte di alcuni militari e il ferimento di altri. Dalla coalizione giungono smentite.[MORE]

RAID A DEIR EZZOR: 3 MORTI E 13 FERITI

Il ministro degli esteri di Damasco, Al-Muallem, ha definito "un'aggressione odiosa"  quella che si sarebbe verificata con il bombardamento della base militare siriana di Saeqa, nella provincia di Deir el-Zor zona est del Paese. In tale attacco sarebbero morti tre soldati e altri 13 sembra siano rimasti feriti mentre "tre blindati, quattro mezzi militari e un deposito di armi e munizioni" sarebbero andati distrutti. Secondo quanto notiziato dall'agenzia di stampa Sana, il governo siriano avrebbe inviato due lettere al segretario generale Onu Ban Ki-Moon e alla presidenza del Consiglio di Sicurezza per condannare fermamente l'accaduto. Atto che, dalla Siria, viene individuato come un'aggressione contraria agli "obiettivi della Carta delle Nazioni Unite". In tali lettere Damasco chiede che l'Onu vigili e prenda provvedimenti seri affinché simili accadimenti non si ripetino. 

NESSUN ATTACCO DAGLI USA

A contraddire quanto denunciato da al-Muallem, la stessa coalizione Usa che mediante Steve Warren, uno dei comandanti delle operazioni in territorio siriano, dichiara "non abbiamo lanciato attacchi in quell’area nelle ultime ore. E non sono state mostrate prove a nostro carico". La provincia di Deir el-Zor, essendo punto di contatto tra Iraq e Raqqa, pseudo-capitale Daesh (Stato Islamico), è frequentemente teatro di numerose battaglie ma, dalla coalizione, pur ammettendo di aver realizzato un raid, domenica, assicurano di aver colpito esclusivamente la zona di Ayyash, a 55 km dalla base militare di Saeqa e non la base stessa.

Fonte foto: lapresse

Ilary Tiralongo

 

 

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Scritto da Ilary Tiralongo

Giornalista di InfoOggi

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