Siria: 87 morti in attacchi regime. L'Ue manda 1,25 miliardi di euro per aiuti umanitari
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DAMASCO, 25 GIUGNO 2013 - La Siria è ormai campo di una guerra che versa lacrime e sangue di innocenti, proprio durante un attacco di ieri condotto da milizie filo-regime via terra e via aeronautica, 87 persone tra le quali 12 bambini sono stati uccisi.[MORE]
Il bilancio peggiore lo detiene Damasco, dove una quarantina di persone hanno perso la vita. Bashar Al-Assad non si ferma, proprio sulla base di queste brutali violenze il Presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, ha definito la situazione siriana "la peggiore situazione umanitaria degli ultimi decenni". Drammatica realtà che ha portato l'Unione Europea a contribuire mandando 1,25 miliardi di euro per aiuti umanitari.
Catherine Ashton, capo della diplomazia europea, ha sottolineato che la priorità di Bruxelles resta quella di mettere in gioco un processo di negoziazione politica che dovrà condurre ad "una Siria unita, comprensiva e democratica". Eppure, la divisione dell'Europa sul conflitto siriano appare netta e profonda. poiché per molte capitali si arriverebbe ad una soluzione politica solo armando i ribelli, ma dal lato opposto c'è chi crede che proprio questa idea renderà impossibile il conseguimento di una soluzione.
L'Ue sventola bandiere che millantano pace, unione e democrazia tenendo però l'arma tra le mani. Al momento l'unica cosa certa è che 1 milione e 600 mila persone stanno fuggendo da una realtà che è un pugno allo stomaco, all'anima, donne e bambini continuano a morire sotto gli occhi di un Europa utopicamente unita.
(immagine da savethechildren.it)
Rossella Assanti