Siracusa, sequestrato l'impianto di depurazione gestito dalla Sai8
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SIRACUSA 3 APRILE 2012 - La Procura di Siracusa ha sequestrato l'impianto di depurazione cortile aretuseo e scritto sul registro degli indagati i nomi del presidente di Sai 8 Riccardo Lo Monaco, e dei tecnici Alessandro Aiello, Rosario Fiore, Giampiero Pappalardo e Salvatore Torrisi.
Fabio Morreale, presidente dell'associazione Natura Sicula, ha dichiarato: «La Procura vada fino in fondo e accerti le responsabilità di chi inquina il Porto Grande. Visto il continuo peggioramento della situazione, ci auguriamo che il lavoro della Procura porti alla soluzione del problema. Secondo la nostra associazione, infatti, la causa principale dei processi di eutrofizzazione (acque rosse e melmose) è il depuratore, che scarica i reflui dentro il porto attraverso il canale Grimaldi, quello più vicino alla foce dell'Anapo. Lo stesso accade, anche per zone come Lido Sacramento, Punta del Pero, Spiaggia La Galera e Scogliera Minareto le cui acque sarebbero talmente ricche di sostanze in sospensione da rendere inutile qualsiasi tentativo di osservazione dei fondali con maschera e boccaglio o di fotografia subacquea. Per trovare finalmente delle acque pienamente balneabili, - conclude l’esponente di Natura Sicula - si deve uscire dal porto, superare Punta Castelluccio (Minareto) ed entrare in zona C dell'area marina protetta Plemmirio».[MORE]
Le indagini sarebbero iniziate nell’ottobre: tecnici e periti, attraverso numerosi prelievi notturni hanno rilevato anomalie nella gestione e carenze nella manutenzione delle vasche di sedimentazione. Proprio per questo, l'impianto è stato sottoposto a sequestro penale. « L'impianto di depurazione della città di Siracusa – racconta Pippo Ansaldi, esponente del Comitato Parchi - realizzato dalla Cassa del Mezzogiorno nell'ambito del progetto speciale n° 2, entrò in esercizio nell'aprile del 1984 e fu il primo impianto in una città capoluogo della Sicilia. Gli altri vennero costruiti molto tempo dopo. Non si può non sottolineare e ribadire l'importanza strategica dell'impianto per il corretto vivere civile della nostra comunità. Siamo certi che il lavoro apprezzabile della magistratura possa far chiarezza in tempi brevi accertando le responsabilità su quanto è accaduto, ma al di la degli aspetti giudiziari è auspicabile restituire alla struttura la sua piena funzionalità operativa».
(foto da: www.sai8.it )
Elisa Mirabile