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CUNEO, 12 OTTOBRE 2013 - "Dopo aver distrutto, costruito, sperimentato, discusso, condiviso e rivoltato ogni atomo dei Roccaforte per più di un anno, Sintesi è la rappresentazione tangibile di ciò che siamo oggi e, soprattutto, della nostra musica". Attivi dal 2001 (dopo un periodo di assestamento inaugurato nel 1993), a dodici anni di distanza dalla loro genesi i Roccaforte pubblicano il quarto album Sintesi: una sorta di "antologia di inediti" che ripercorre la lunga storia del gruppo piemontese con la rivisitazione dei brani più rappresentativi tratti dai tre album finora incisi. Dal metal al pop-rock, dal progressive al funk, dall'alternative alla canzone d'autore, le anime dei Roccaforte risultano meglio amalgamate che in passato e rendono Sintesi il miglior biglietto da visita per la band alessandrina.
I Roccaforte hanno fotografato questo nuovo percorso con tre Ep, una sorta di percorso preparatorio a Sintesi, come dichiara la band: "Il primo Ep Origine, dalla copertina bianca, simboleggia l’inizio: siamo entrati in studio dopo un mese dall'ultimo cambio di line-up alla batteria. Metamorfosi rappresenta, come il viola della copertina, la trasformazione veloce che dall'inizio ha modificato il nostro sound, il nostro modo di scrivere e di suonare. Evoluzione - colore giallo - è quello che vorremmo raggiungere dopo un lungo percorso iniziato tanti anni fa con un’impronta tendenzialmente pop e che si è evoluto nel tempo, crescendo e maturando, verso una venatura più progressive rock". Sintesi è la summa di questo cammino, un album che riassume le svariate influenze che caratterizzano la band, fa il punto della situazione e al tempo stesso rilancia una nuova partenza per il quintetto.
Brani risalenti agli anni '90 come Vetrine e Giubbotto in pelle nera, pezzi importanti per i premi ricevuti come 20 mq di libertà, ma anche inediti come Avatar: Sintesi passa in rassegna i momenti più significativi della storia dei Roccaforte, caratterizzata in modo particolare da una grande esperienza sul palco, con più di 300 concerti all'attivo dal 2005 ad oggi che li rendono unici nel loro genere. A colpire ancora una volta la varietà stilistica: "Una critica che ci viene fatta è che la nostra musica non è collocabile in un genere ben definito. Ma è quello che vogliamo. Infatti ci definiamo eclettici. Ognuno di noi arriva da esperienze e gusti musicali diversi e abbiamo voluto mantenere queste caratteristiche. Il fatto che non possiamo essere definiti vuol dire che il nostro lavoro è riuscito con successo". [MORE]
(notizia segnalata da Donato Zoppo)